
Il Centro Studi e Documentazione di Direct Line, compagnia di assicurazioni auto on line che da sempre sostiene l’educazione stradale a tutti i livelli, ha condotto una ricerca chiedendo agli italiani quando sia il momento giusto per iniziare a costruire una coscienza civica dell’automobilista e quali strumenti usare.
Direct Line ha rilevato che per la stragrande maggioranza degli italiani (73%) l’educazione stradale deve essere insegnata durante l’infanzia, per sviluppare il prima possibile una coscienza civica di rispetto delle regole della strada. Il 21% degli italiani intervistati rinforza il concetto, affermando che debba essere insegnata quanto prima anche solo per poter consentire ai bambini di andare in bicicletta in sicurezza.
Vi è poi una minoranza, composta da un 4% (sempre favorevoli) che si sofferma sull’importanza di svolgere il programma in poche ore partendo da argomenti semplici adatti ai bambini, e un 3% che ritiene utile e fondamentale la presenza di personale esperto durante i corsi.
Imparare le regole del codice della Strada giocando, e usare quindi i giochi per veicolare conoscenze e favorire l'educazione stradale, raccoglie i consensi quasi unanimi degli intervistati:
- il 71% afferma che, se concepiti bene, i giochi studiati per insegnare l'educazione stradale sono decisamente utili,
- il 16% pensa che l’utilizzo del gioco sia un bel modo di trattare un argomento altrimenti pesante,
- il 12%, rammaricandosi che ai propri tempi non esistevano, si dichiara felice che siano stati inventati.
Solo l’1% degli intervistati ritiene che il gioco debba essere solo svago e che non debba essere necessariamente educativo.
Passaggio essenziale e necessario per un’efficace educazione stradale è la scelta dell’insegnante che, dalla ricerca condotta, vede scindersi il campione in due: vi è infatti il 41% degli intervistati che preferirebbe un insegnante specializzato, e un altro 40% per cui la scelta ideale dovrebbe ricadere su un vigile o un poliziotto della Stradale. Il 14% preferirebbe in aula un operatore specializzato al posto dell’insegnante, il 3% un ex pilota di auto o moto e il 2% un semplice appassionato.
“Sin dall'infanzia è necessario educare i nostri ragazzi alla cultura della sicurezza stradale, perché è proprio da piccolo che il futuro cittadino apprende meglio. – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line – Direct Line crede infatti che la valorizzazione dell'educazione stradale nella sua potenzialità educativa e formativa sia fondamentale per favorire la guida responsabile. Promuovere l’educazione stradale giocando renderà questo più semplice e immediato agli automobilisti di domani. Le nuove generazioni in questo modo saranno più attente durante la guida e meno esposte al pericolo di incidenti”.
Chi preferiresti come insegnante per un corso di educazione stradale?
- Un insegnante specializzato - 41%
- Un vigile o un poliziotto della Stradale - 40%
- Un operatore specializzato - 14%
- Un ex pilota di auto/moto - 3%
- Un semplice appassionato - 2%