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Direct Line rivela quanta dimestichezza hanno gli italiani verso la segnaletica stradale quando guidano all’estero

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Oltre il 50% ha incontrato cartelli stradali particolari e sconosciuti, il 26% non ha mai provato la guida a sinistra e si augura che non gli capiti mai, mentre l’85% si sente sicuro a guidare sulle strade della propria città

Venerdì, 28 Agosto, 2015 - 16:08
Autore: Araldo

Percorrere le strade a noi familiari non è un problema ed è facile sentirsi al sicuro. Scattano i soliti automatismi: si esce dal posteggio, si svolta a destra, ci si ferma allo stop. Ma quando ci si trova a percorrere strade mai viste prima, può capitare all’improvviso di trovarsi davanti a segnali stradali che parlano un linguaggio incomprensibile. 

Il Centro Studi e Documentazione Direct Line, compagnia di assicurazioni auto on line, attenta ad analizzare il comportamento degli italiani al volante e a ciò che può garantire la sicurezza stradale, rivela che più della metà degli intervistati ha incontrato durante i propri viaggi cartelli stradali particolari e sconosciuti.

CARTELLI STRADALI QUESTI SCONOSCIUTI - Nel dettaglio dichiara di essere incappato all'estero in cartelli stradali strani il 19% degli intervistati, un 11% rivela di fare fatica con le indicazioni in territorio straniero e un altro 11% ha invece interiorizzato il fatto che le autostrade all’estero hanno colori diversi. C’è inoltre un 8% che trova cartelli stradali strani in Gran Bretagna imputandoli alla guida a sinistra e un 2% che ammette di avere difficoltà a interpretare i limiti di velocità, probabilmente perché espressi in miglia e non in chilometri. Il restante degli intervistati dichiara di non aver mai incontrato cartelli indecifrabili perché si adatta facilmente a tutte le situazioni o percorre sempre le solite strade.

GUIDA A SINISTRA SPERIMENTATA DA POCHI – Il sondaggio rivela che solo il 16% ha sperimentato la guida a sinistra, di cui un 9% che fa risalire l’esperienza alla giovane età e un altro 7% che dichiara comunque di trovare difficile immettersi nelle rotonde. Il restante 85% non si è mai dilettato con la guida a sinistra, di questi un 36% esprime il desiderio di volerci almeno provare una volta, mentre il 26% si augura, al contrario, che non gli capiti mai nella vita.

PIÙ AL SICURO SULLE STRADE DELLA PROPRIA CITTÀ – Diverso il discorso quando si sposta l’attenzione sulle strade della propria città, l’85% degli intervistati si dichiara sicuro di guidare sulle strade che percorre quotidianamente: di questi il 43% perché le conosce bene e sa quali sono i tratti più pericolosi e quali i più sicuri, il 21% solo perché è sempre attento e pronto a schivare pericoli provenienti dagli altri attori della strada. Inoltre un 17% rivela qualche incertezza rispondendo che nelle ore più trafficate il rischio di tamponamenti e incidenti è alto e un 4% pensa che gli automobilisti della propria città siano abbastanza disciplinati, quindi che non ci sono molti rischi. Solo il 15% dichiara di non sentirsi affatto sicuro perché in pochi rispettano le precedenze e regole stradali.     

Ti senti sicuro a guidare nelle strade della tua città?

  • Sì, le conosco bene e so quali sono i tratti più pericolosi e quali i più sicuri - 43%
  • Sì, ma solo perché sono sempre attento e pronto a schivare pericoli provenienti dagli altri attori della strada - 21%
  • Abbastanza, anche se nelle ore più trafficate il rischio di tamponamenti e incidenti è alto - 17%
  • Sì, penso che gli automobilisti della mia città siano abbastanza disciplinati quindi non ci sono molti rischi - 4%
  • Per niente, in pochi rispettano le precedenze e regole stradali - 15%

“Viaggiare con la propria auto e magari girare l'Europa è una passione per molti irrinunciabile. Bisogna però prestare attenzione: ogni paese, anche all'interno dell'Unione Europea, ha normative specifiche di circolazione stradale che bisogna conoscere prima di mettersi in viaggio. – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line – Guidare all'estero può essere una vera impresa a partire dalla segnaletica stradale: nei paesi in cui la conoscenza della lingua è un limite bisogna informarsi quel poco che basta per non incorrere involontariamente in pesanti sanzioni che possano rovinare il viaggio.”

 

Tag: 
Direct Line

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