Nel corso del convegno Essere sostenibili: una carta vincente per le imprese. Presentazione del Modello per la sostenibilità di lungo periodo, tenutosi presso la Fiera Milano, Rho, è stato per presentato il Modello di riferimento di Impresa Sostenibile, nato grazie a un lavoro di confronto e scambio tra le aziende che hanno preso parte, per circa un anno, all'Osservatorio Sostenibilità di ASAM. Tra queste: A2A, Artsana Group, Certiquality, Fiera Milano SpA, Heineken Italia, Inalca, JT International Italia, Kinexia Group, Lindt & Sprüngli, Lombardini22, Nexive, Regione Lombardia, Sandivik Group, Seco Tools, Smeg, Walter Italia.
Per definire l’output dell’Osservatorio si è partiti dall’analisi dello stato dell’arte delle imprese rispetto al tema della sostenibilità ambientale, che ha fatto emergere, come spiega Franco Ferrario, Responsabile dell'Osservatorio di ASAM e Fondatore di CRG – The Change Company, alcuni aspetti fondamentali. In primis un quadro variegato di comportamenti e azioni, composto da organizzazioni che già affrontano il tema in questione, altre che muovono in primi passi e altre ancora che si stanno interrogando su che fare. “Le aziende riconoscono l'importanza del tema, ma cosa significhi concretamente in termini di azioni di cambiamento ancora rimane oggetto di dibattito. Le spinte del mercato e del contesto legislativo sono inoltre percepite come relativamente deboli e, comunque, non sono sufficienti a generare un cambiamento profondo”.
Il Modello di Impresa Sostenibile si pone, in questo contesto, come un riferimento, definendo le linee guida per migliorare il livello di sostenibilità delle aziende e il loro posizionarsi rispetto alle altre realtà sul mercato e permettendo di attuare buone pratiche di sostenibilità. Vengono definite, in modo esaustivo, le principali variabili organizzative: ruoli, caratteristiche delle tecnologie di produzione, caratteristiche amministrative, dei sistemi contabili, di edifici, i criteri che i processi decisionali devono rispettare, la formazione, la scelta dei fornitori e via dicendo.
Un dato rilevante, ma non meno importante, emerso da questo studio dimostra come la questione della sostenibilità sia in mano al Top Management, stakeholders più sensibili al cambiamento.