Il riassicuratore delle Bermuda Everest Re potrebbe essere la preda ideale di una operazione di mergers and acquisitions avviata da qualche big player statunitense che messo sotto pressione ha la necessità di crescere per linee esterne, secondo gli analisti CreditSights.
I tassi di premi riassicurativi sono in calo negli ultimi anni, in particolar mondo nel settore property/catastrophe.
Il settore riassicurativo sta affrontando sfide senza precedenti a causa della combinazione di fattori come la tiepida crescita della domanda, l’eccessiva capacità dei riassicuratori tradizionali e l’afflusso di capitale alternativo.
“Non abbiamo ragione di credere che riassicuratori come Everest Re possano continuare a operare da indipendente per un tempo indeterminato”, hanno scritto in una nota gli analisti Rob Haines e Josh Esterov. “Al contrario, crediamo che la società cercherà opzioni per aumentare le proprie dimensioni, nel tentativo di migliorare le proprie economie di scala. In alternativa, la dimensione e le recenti ottime performance di underwriting, rendono Everest Re un target importante per le compagnie alla ricerca di una possibile acquisizione”.
Everest Re ha realizzato un utile netto di 996,3 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 977,9 milioni del 2015, mentre il combined ratio è stato dell’87%, in peggioramento rispetti all’85,1% del 2015.
A guidare le operazioni statunitensi di M&A nel 2016 sono state principalmente le compagnie del settore property/casualty per un valore di circa 16,6 miliardi di dollari, su un totale di 20,7 miliardi, secondo CreditSights. La principale operazione conclusa nel 2016 è stata l’acquisizione di Endurance da parte di Sompo che ha speso circa 6,3 miliardi di dollari.