
Dopo una denuncia effettuata da Reale Mutua è partita una indagine della Guardia di Finanza di Bardonecchia che ha portato alla luce il caso degli skipass assicurati (che garantiscono una copertura in caso di infortunio durante le discese) venduti sugli impianti gestiti dalla Colomion Spa durante la stagione invernale 2014-2015.
Esaminando i passaggi ai tornelli degli impianti, la Finanza ha scoperto alcune anomalie, con gli sciatori infortunati che si rivolgevano allo Studio Medico Gran Madre che fatturava a Reale Mutua il costo delle prestazioni mediche, tutte di importo pari a 352 euro. Secondo gli accertamenti della finanza, i «furbetti degli sci», che non avevano acquistato lo skipass assicurato e poi si erano infortunati sulle piste, avrebbero partecipato alla truffa, in concorso con il medico, acquistando successivamente una tessera con assicurazione per ottenere un risarcimento. Ma così facendo, gli infortuni erano avvenuti in circostanze diverse da quelle denunciate, segnatamente in luogo e orario diverso.
Per questa vicenda sono 34 i capi di imputazione e 26 gli imputati accusati di truffa, tra i quali il legale rappresentante dello Studio Medico Gran Madre di Bardonecchia.
Il pm Emanuela Pedrotta ha chiesto per tutti il rinvio a giudizio, con l’accusa di truffa assicurativa ai danni di Reale Mutua Assicurazioni, denunciando infortuni fantasma sugli sci o sfruttando incidenti realmente accaduti ma avvenuti in circostanze e momenti diversi da quelli denunciati. L’udienza è stata fissata al 23 novembre, di fronte dal giudice Ambra Cerabona.