
I fondi pensione negoziali, 3,3 milioni di iscritti e 64 miliardi di patrimonio in gestione, chiedono al governo e al mondo della politica di agire in modo da incrementare le adesioni alla previdenza complementare, senza la quale i giovani lavoratori di oggi rischiano di ritrovarsi con un assegno pensionistico inferiore alla metà dell’ultimo stipendio.
Nella sua relazione all’assemblea annuale di Assofondipensione, giovedì 2 dicembre prossimo a Roma, presso l’Università Luiss Guido Carli, il presidente Giovanni Maggi metterà sul tavolo le proposte dei fondi negoziali per diffondere la cultura e conoscenza della previdenza complementare e per coinvolgere nelle adesioni anche i dipendenti delle piccole e medie imprese, chiedendo nello stesso tempo una revisione della fiscalità che oggi penalizza contributi e rendimenti. Previsti interventi, tra gli altri, del vice ministro dell’Economia Laura Castelli, del presidente Covip Mario Padula, del segretario generale Uil Pier Paolo Bombardieri, della vice presidente di Confcommercio Donatella Prampolini. A trare le conclusioni della giornata sarà Domenico Proietti, vice presidente di Assofondipensione.