
“Il nuovo piano del Monte Paschi elaborato in ambito Ue contiene modifiche rilevanti rispetto a quello presentato in gennaio dai vertici della banca. I sacrifici richiesti sono pesanti: 8mila esuberi complessivi, di cui 3.400 aggiuntivi, e la chiusura di oltre 500 sportelli. Misure che delineano una strategia troppo sbilanciata sulla riduzione dei costi, quando invece sarebbe necessario studiare il modo di aumentare i ricavi. Purtroppo la riduzione del numero degli sportelli indica che la banca procede in tutt’altra direzione.
I tagli all’occupazione arrivano in un momento di grande difficoltà del settore, dopo la disdetta da parte dell’Abi del contratto nazionale e del Fondo di solidarietà. Ed è proprio su quest’ultimo fronte che gli sviluppi del piano Mps preoccupano maggiormente. Questo perché il termine per la trasformazione del Fondo a norma della legge Fornero scade il 31 ottobre, il che rende necessario trovare una soluzione quanto prima. Per questo crediamo sia urgente che il governo intervenga: serve un confronto ampio in grado di individuare le soluzioni necessarie a mettere in sicurezza un settore, quello bancario, che accusa sempre più vistosamente i colpi della crisi”.
Il segretario generale Fiba Cisl Giulio Romani