
In riferimento all'Assemblea annuale dell'ABI, Giuseppe Gallo, Segretario Generale della Fiba-CISL, esprime apprezzamento per l'ispirazione della relazione del Presidente Mussari, in particolare laddove definisce una stretta correlazione tra strategia di uscita dalla crisi, coesione sociale e stabilità delle democrazie, nonché per l'attenzione alla regolazione dei mercati dei derivati over the counter e del sistema bancario ombra; per la denuncia degli squilibri normativi che favoriscono gli intermediari finanziari e penalizzano gli intermediari creditizi quali le banche italiane; per gli effetti di restrizione creditizia indotti da "Basilea 3".
Particolarmente pertinente l'invito alla cooperazione diffusa tra tutti gli attori politici, sociali, istituzionali per accelerare l'uscita dalla crisi del nostro Paese esteso alla richiesta di una cooperazione organica tra capitale e lavoro che non può, tuttavia, subordinare l'intero salario, e non solo il salario aziendale, all'andamento delle imprese e deve prevedere rapporti strutturali di equità distributiva tra top management e restante personale nella misura 20 a 1 ricercando costantemente sintesi tra vincoli competitivi ed istanze di giustizia e di coesione sociale.
Richiesta che la CISL e la Fiba, a queste condizioni, raccolgono, di buon grado, sia perchėé esprime dall'origine una componente costitutiva della loro identità, sia perché la gravità della crisi ed il necessario cambiamento radicale di paradigma rendono storicamente matura la sintesi tra equilibrio economico, reddituale, patrimoniale delle imprese, da un lato, coesione sociale e partecipazione alla Governance dei rappresentanti dei lavoratori, dall'altro.
Voce, completamente, stonata quella del Presidente del Consiglio Mario Monti che ha definito una correlazione, storicamente falsa, tra politiche concertative ed aumento del debito pubblico rimuovendo, con maldestra ostilità ideologica, l'evidenza storica della riduzione del debito e del deficit durante gli anni concertativi compresi tra il 1993 e l'entrata dell'Italia nell'euro e misconoscendo il contributo determinante dell'Accordo concertativo 4 giugno 1997 tra OO.SS., ABI, Federcasse e primo Governo Prodi ai fini del riposizionamento competitivo del sistema bancario italiano.
Al Premier che rimprovera ai suoi critici atteggiamenti sprezzanti e pregiudiziali nei confronti dell'azione del Governo non possiamo che rispondere: de te fabula narratur!!!