In California il settore assicurativo sta vivendo una grave crisi dopo gli incendi degli ultimi giorni, con implicazioni devastanti per i proprietari di casa e per l'intero sistema economico dello Stato, scrive il Wall Street Journal.
In questo scenario, la decisione politica di non consentire alle compagnie assicurative di adeguare i premi in base ai rischi reali sta creando un buco finanziario che rischia di travolgere il mercato.
I terribili incendi che stanno distruggendo ampie zone di Los Angeles, tra cui Pacific Palisades e Altadena, sono alimentati da venti da uragano e da una vegetazione particolarmente secca, frutto di un inverno umido e di mesi di siccità.
Gli analisti di JP Morgan stimano danni assicurati intorno ai 20 miliardi di dollari. Una cifra che potrebbe aumentare fino a diverse decine di miliardi se il fuoco non verrà contenuto e l’incendio potrebbe diventare il più costoso della storia degli Stati Uniti.
Tuttavia, la vera causa della crisi assicurativa risiede nel rifiuto da parte dei regulator statali di permettere alle compagnie di calcolare i premi in modo che riflettano adeguatamente i rischi.
La California è l'unico Stato che non ha consentito l'inclusione del costo della riassicurazione nei premi, e ha imposto restrizioni sull'uso di modelli di catastrofe per stimare i rischi futuri. Ciò ha creato una situazione insostenibile, dove le compagnie pagano più dei premi che incassano, mettendo a rischio la loro capacità di far fronte alle richieste di risarcimento.
Già alle prese con perdite economiche in molte aree ad alto rischio, le compagnie hanno iniziato a ridurre le coperture o ad abbandonare interi quartieri. Ad esempio, State Farm ha annullato quasi il 70% delle polizze a Pacific Palisades, una zona dove il valore medio delle abitazioni è di 3,5 milioni di dollari.
Questo ha fatto lievitare la domanda di copertura da parte del programma di assicurazione statale, FAIR, che ora si trova a fronteggiare una crescente esposizione finanziaria, pur avendo risorse limitate per coprire i sinistri.
Il sistema FAIR è messo a dura prova: la sua esposizione è passata da 153 miliardi di dollari a 458 miliardi in soli quattro anni. Se il programma dovesse fallire, i danni ricadrebbero sugli assicuratori privati, con una rapida crescita dei premi per i proprietari di casa che potrebbero aumentare dal 20% al 40% già quest'anno, con incrementi ancora maggiori in futuro.
Nonostante le recenti modifiche normative che potrebbero favorire l'uso di modelli per la valutazione dei danni catastrofali, le compagnie assicurative potrebbero comunque ritirarsi dal mercato a causa delle elevate spese imposte dalle normative statali. La situazione potrebbe aggravarsi, con il rischio che il governo federale intervenga per coprire parte delle perdite. Tuttavia, la vera responsabilità per questa crisi va attribuita alle politiche adottate dai leader della California, che non hanno saputo affrontare adeguatamente le sfide derivanti dal cambiamento climatico e dalla gestione dei rischi nel settore delle assicurazioni.