I risultati di una ricerca dell’assicuratore britannico Ecclesiastical Insurance rivelano che i broker del Regno Unito non mostrano, in generale, grande senso di urgenza nel perseguire gli obiettivi per la transizione verso la net-zero economy.
Rispetto all’edizione dell’anno precedente, lo studio osserva che il numero di società di brokeraggio che si sono date degli obiettivi in termini di contenimento delle emissioni è comunque aumentato, anche se rimane una certa apatia, soprattutto tra le aziende più piccole.
In particolare, sottolinea Insurance Business, secondo lo studio sono solo due i broker nazionali che hanno adottato un piano “net zero”, pari a un aumento di appena l’1% rispetto allo scrtoso anno, mentre solo un broker regionale su 10 e solo 4 su 100 tra i broker provinciali hanno assunto simili impegni.
L’ostacolo principale nella definizione di obiettivi net zero è la mancanza di risorse (51%), mentre la quota di broker non interessati al “net zero” è salita al 27%, rispetto al dal 21% dello scorso anno. Un gran numero di broker sostiene di essere talmente piccolo (12%) che il contenimento delle emissioni non è argomento che li riguarda.
Tra gli aspetti positivi dello studio di Ecclesiastical, va segnalato che tre quarti dei broker intervistati concordano sul fatto che ridurre l’impatto sul clima della propria azienda sia la cosa giusta da fare. Due su cinque affermano inoltre che le loro aziende sono più consapevoli dei problemi climatici rispetto a un anno fa.
Per quelli più preoccupati per la sostenibilità, oltre la metà dei broker ha affermato che la riduzione del consumo energetico nei propri uffici ha superato la riduzione dei viaggi di lavoro come voce più gettonata tra le azioni utili a ridurre gli impatti climatici. Anche l’aumento della consapevolezza tra i dipendenti e il passaggio a fornitori sostenibili sono misure popolari.
Un altro ostacolo da superare è la mancanza di motivazione. Il sondaggio ha rivelato che solo il 12% dei broker intervistati ritiene che i clienti abbiano maggiori probabilità di fare affari con broker che si impegnano a ridurre il loro impatto sul clima. Lo stesso vale per la scelta degli assicuratori, poiché solo il 13% dei broker ritiene che i clienti siano più propensi a sottoscrivere coperture con compagnie che si impegnano a rispettare i principi ESG.