
Il futuro delle auto connesse in Europa è legato al wi-fi, una tecnologia più semplice da implementare rispetto al 5G, non legata a brevetti e, in definitiva, più sicura.
Con questa motivazione il Parlamento europeo ha scelto di iniziare a lavorare alla definizione di uno standard per le auto connesse basato proprio sui protocolli per la connettività a corto raggio già affermati, privilegiandoli rispetto alle soluzioni 5G – Cellular-V2x – la cui implementazione è sostenuta soprattutto dai principali player delle Tlc.
Il Parlamento ha di fatto scelto un approccio tecnologico il più neutrale e semplice possibile, scegliendo per l’appunto il wi-fi per Cooperative Intelligent Transport Systems (C-Its). Se non arriveranno veti dal Consiglio, la misura procederà senza ostacoli. Del resto, la Commissione aveva già approvato una serie di regole che favorivano lo standard wi-fi, e la stessa commissaria per i Trasporti, Violeta Bulc, ha sottolineato che si tratta di una tecnologia “economica e semplice da implementare”.
Per i sostenitori del 5G un vero smacco. Dal loro punto di vista, si tratta di una tecnologia in grande sviluppo e il cui processo di standardizzazione e rilascio delle soluzioni è più rapido di quanto vogliano far credere i sostenitori dell’approccio più prudente. Inoltre, secondo loro, la decisione del Parlamento relativa al tema dei veicoli connessi potrebbe avere ripercussioni sullo sviluppo e sulla diffusione del 5G in generale.