Connected Car
Il mercato italiano delle auto connesse e della mobilità smart ha raggiunto 3,3 miliardi di euro nel 2024 (+16%), trainato da soluzioni per auto connesse (1,66 miliardi, +7%), ADAS (1,2 miliardi, +26%) e Smart Mobility (500 milioni, +25%).
Il futuro dei trasporti è nei veicoli connessi e, di conseguenza, in tale contesto gli OEM si stanno rapidamente trasformando in aziende di software, ma che ruolo avranno i fornitori di telematica specializzati in questo nuovo panorama?
OCTO Telematics ha avviato una partnership con Flexcar, società statunitense che sta rivoluzionando il settore del car renting negli Stati Uniti.
LoJack e High Mobility, provider di tecnologia per auto connesse, annunciano la loro partnership strategica finalizzata a utilizzare i dati in tempo reale delle auto connesse per tracciare e recuperare veicoli rubati.
Cyber Risk Auto è la polizza che protegge le auto connesse dagli attacchi malware. Nata da un’intuizione di Nobis Assicurazioni e distribuito da WiDna, tra i leader nella produzione di antifurti per auto, Cyber Risk Auto garantisce il rimborso delle spese sostenute per il ripristino o la sostituzione sia del software che della componente hardware del veicolo.
Nel 2019 il mercato delle soluzioni per l’auto intelligente e connessa raggiunge un valore di 1,2 miliardi di euro in Italia, con una crescita del 14% rispetto al 2018 in linea con l’incremento dei principali paesi occidentali (compreso fra il 10% e il 15%), per un totale di 16,7 milioni di veicoli connessi, pari a oltre il 40% delle vetture circolanti.
Le automobili ad alto tasso tecnologico di ultima generazione sono diventate un enorme strumento di raccolta dati per via di sistemi elettronici sempre più sofisticati. In vista della revisione della legislazione europea sull’omologazione dei veicoli in calendario nel 2021 l’eurodeputata francese Karima Delli, presidente della Commissione per i trasporti e il turismo, ha parlato della questione nel corso si un incontro svoltosi a Parigi tra esperti di mobilità.
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Autopromotec sulla base di informazioni Roland Berger, entro il 2025 il 70% del parco auto circolante sulla rete stradale europea sarà connesso, ovvero saranno veicoli equipaggiati di strumentazione telematica che, grazie alle connessioni internet e ai dispositivi mobili, sono in grado di connettere l’auto con il mondo esterno (infrastrutture stradali, altri veicoli, altri dispositivi).
Dal real time coaching, che migliora lo stile di guida, all’instant insurance, che permetterà nel corso del 2020 di attivare servizi istantanei in base all’esigenza del cliente: a meno di un anno dall’annuncio dell’accordo Generali Country Italia, Fiat Chrysler Automobiles Italye FCA Bank hanno presentato alla torre Hadid di Citylife,i nuovi servizi digitali IoT (Internet of Things) per i clienti delle auto connesse, che saranno pronti già entro l’anno, e rafforzato la propria partnership strategica e commerciale in Italia e nei principali mercati europei.
LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, e Maldarizzi Automotive S.p.a., azienda leader nel mercato automobilistico, con sedi dislocate tra la Puglia e la Basilicata nei servizi, hanno annunciato oggi la partnership “Uniti per la sicurezza” che sarà presentata nel corso della Nuova Fiera del Levante, in programma a Bari dal 14 al 22 settembre.
Il futuro delle auto connesse in Europa è legato al wi-fi, una tecnologia più semplice da implementare rispetto al 5G, non legata a brevetti e, in definitiva, più sicura.
Generali e Fiat Chrysler Automobiles (FCA) hanno firmato una lettera d’intenti finalizzata allo sviluppo di prodotti e servizi per il mercato assicurativo dei veicoli connessi, grazie a sistemi come il “Real Time Coaching”, la “scatola nera” che segnala in tempo reale i comportamenti alla guida.
Il settore automotive si trova all’alba di un crocevia storico, e molteplici forze stanno provocando la prossima rivoluzione della mobilità, come emerge da un’indagine della società di consulenza Price Waterhouse Coopers. La spinta tecnologica è forte: il 100% delle vetture nuove sarà connesso probabilmente già nel 2022, mentre i primi veicoli con livello di autonomia L4 saranno utilizzati per specifiche funzioni già dal 2021.
Audi firma un memorandum di intesa con Huawei per lo sviluppo di auto a guida autonoma. Si tratta di veicoli che hanno bisogno di una connessione dati veloce e affidabile, ha detto Audi, e il coinvolgimento dell’azienda cinese di telecomunicazioni va letto in questo senso.
Gli automobilisti italiani stanno iniziando a sperimentare concretamente i vantaggi in termini di sicurezza e comfort legati all’uso delle auto connesse. I servizi più apprezzati sono quelli che forniscono supporto pratico a veicolo e driver; su tutti, l’assistenza per la manutenzione periodica, per i guasti meccanici o in caso di incidente. Un automobilista su tre è pronto già oggi a sostenere un costo extra per averli.