Le automobili ad alto tasso tecnologico di ultima generazione sono diventate un enorme strumento di raccolta dati per via di sistemi elettronici sempre più sofisticati. In vista della revisione della legislazione europea sull’omologazione dei veicoli in calendario nel 2021 l’eurodeputata francese Karima Delli, presidente della Commissione per i trasporti e il turismo, ha parlato della questione nel corso si un incontro svoltosi a Parigi tra esperti di mobilità.
Secondo quanto riporta il magazine specializzato Autoactu, Delli non ha nascosto la sua sfiducia verso i costruttori per quanto riguarda l’accesso ai dati, sottolineando il rischio che i produttori possano controllare l’accesso ai dati del veicolo, estraendone una parte tramite un server e renderle di fatto inaccessibili agli operatori e ai riparatori esterni. “La mobilità di domani - ha spiegato Delli - non può essere fatta senza start-up della mobilità e i dati non dovrebbero essere di proprietà di pochi”. L’eurodeputata ha ricordato che il parlamento ha pubblicato una relazione nel 2018 chiedendo alla Commissione europea di legiferare sull’accesso ai dati dei veicoli da parte di terzi. Lo scorso 19 febbraio la Commissione ha pubblicato le linee guida per una strategia europea in cui si sottolinea come “l’importanza dell’accesso competitivo ai dati per tutti coloro che sono coinvolti nella mobilità perché l’Europa vuole modellare questo ecosistema europeo sulla mobilità a venire”.
Le prossime misure dovrebbero essere affrontate con i lavori di settembre per preparare una revisione della legislazione europea sull’omologazione dei veicoli prevista come detto il prossimo anno e che andrà a toccare la questione dell’accesso ai dati. Annunciando che verrà posto l’accento sulla riparabilità del prodotto la Delli ha anche detto che “Il diritto di accesso alla riparazione del veicolo dovrà essere rafforzato per garantire condizioni di concorrenza eque, stabili, trasparenti e competitive per tutti i fornitori di servizi nel settore della mobilità”.