
L’epoca degli agenti di assicurazioni è ormai prossima alla fine, almeno in alcuni paesi asiatici. In un’intervista rilasciata a Bloomberg Mark Wilson, CEO del gruppo assicurativo inglese Aviva, ha detto che il numero degli agenti di assicurazioni in alcuni dei più sviluppati mercati asiatici potrebbe diminuire di oltre il 50% nell’arco dei prossimi tre anni.
Un calo drastico che potrebbe fare prefigurare la fine della professione di agente?
Secondo Wilson i mercati asiatici sono ormai maturi per compiere un vero e proprio stravolgimento nel mondo delle assicurazioni, come dimostra il fatto che l’incremento delle vendite digitali sta progressivamente erodendo le commissioni degli agenti. Inoltre, Wilson ritiene che i consulenti finanziari andranno sempre più a sostituire gli agenti come venditori di prodotti assicurativi.
“Nella maggioranza dei mercati asiatici l’era delle strutture agenziali con commissioni straordinariamente elevate per la vendita di polizze e capitale umano vecchio è ormai finita”, ha affermato Wilson. L’età media di un agente in Asia è di circa 45 anni, mentre è vicina a 55 anni l’età degli agenti di maggior successo.
Del resto, Aviva non ha puntato sugli agenti per vendere prodotti in paesi come Cina, Hong Kong e Singapore, dove ha invece aperto un Digital Garage per la vendita di polizze online.
Una mossa che ha permesso al gruppo inglese di crescere velocemente e di diventare a Singapore, grazie all’apertura di una società di consulenza finanziaria “il punto di riferimento per gli agenti con oltre 20 anni di esperienza che desiderano continuare a operare da indipendenti, al di fuori di strutture agenziali piramidali”. La nuova società di consulenza finanziaria ha preso il via nel luglio scorso e ha finora attratto 280 ex agenti di assicurazioni che possono vendere prodotti di Aviva e di altre compagnie.
Non tutti sono d’accordo con la tesi di Wilson circa i destini futuri della professione di agente in Asia. Proprio l’altra big inglese del mondo delle polizze, Prudential, non più tardi di qualche settimana fa ha infatti detto ai propri investitori di aver rafforzato l’attività di recruitment di agenti proprio sui mercati asiatici.