
La missione è ambiziosa: contribuire all’evoluzione dell’intermediazione assicurativa, soprattutto in termini di qualità della distribuzione, attraversola prevenzione dei rischi di responsabilità civile professionale. Per questo, su iniziativa di CGPA Europe, è stato costituito il Centro Studi Intermediazione Assicurativa (CESIA), prima istituzione italiana esclusivamente dedicata alla prevenzione dei rischi di responsabilità civile degli intermediari. Una missione da compiere incrementando, con l’aiuto di accademici e giuristi, le conoscenze sull’evoluzione del rischio di responsabilità civile, ma anche stimolando il confronto tra agenti e broker.
L’ambizione sta rivelandosi fondata. Dalla fine del 2015, quando ha iniziato a operare, il CESIA ha contribuito a fare culturamonitorando l’evoluzione del profilo di rischio nella normativa, nella giurisprudenza e nella prassi gestionale dell’intermediazione e generato un confronto produttivosulle soluzioni operative per ottimizzare la gestione dei rischi professionali.
“Siamo convinti che promuovere un’attività distributiva attenta a tutelare gli interessi di chi si assicura possa generare benefici, oltre che al mercato assicurativo, all’intero sistema sociale ed economico”, spiega Lorenzo Sapigni, rappresentante generale per l’Italia di CGPA Europe. “Attraverso l’informazione, il confronto e la prevenzione il CESIA può aiutare gli intermediari professionali a conservare un ruolo di riferimento nel sistema distributivo del futuro”.
Agenti e broker hanno recepito il messaggio incrementando progressivamente la partecipazione ai lavori del CESIA che, nell’ultimo anno, ha accentuato il ruolo di riferimento entrando nell’analisi della prassi che ha portato alla pubblicazione di uno studio del Comitato Scientifico del CESIA su alcuni casi di sinistri di Responsabilità Civile Professionale per aiutare gli intermediari a definire le pratiche più efficaci di prevenzione e gestione del rischio.
Lo studio analizza sinistri originati da:
- infedeltà di un subagente ai danni dell’agente per mancata rimessa dei premi incassati;
- emissione fraudolenta di una polizza falsa ai danni del cliente;
- disattesa dell’obbligo di consiglio basato sui princìpi della correttezza, diligenza e trasparenza da parte dell’intermediario e dell’impresa di assicurazioni nei confronti del contraente;
- danni conseguenti alla sostituzione di un prodotto con un altro avente, almeno in parte, contenuti tecnici parzialmente difformi.
Il Laboratorio degli Intermediari tornerà a riunirsi in novembre. Oggetto: la consulenza, considerata nel senso di consiglio professionaleche l’intermediario dovrà prestare al cliente per fornirgli quel valore aggiunto distintivo rispetto agli altri canali distributivi.
Sta intanto prendendo forma la banca dati dei casi di responsabilità civile registrati nell’attività d’intermediazione (sinistri denunciati, profili di responsabilità in capo agli intermediari, pronunce dei giudici) con l’obiettivo di offrire agli intermediari indicazioni utili per la prevenzione.
L’organizzazione del CESIA prevede due organi: un Comitato Scientifico e un Laboratorio degli Intermediari. Il Comitato Scientifico è costituito da accademici ed esperti di diritto dell’intermediazione assicurativa e da studiosi del mercato dei servizi assicurativi e finanziari. Il compito del Comitato Scientifico è analizzare l’evoluzione normativa, regolamentare e operativa dell’intermediazione assicurativa fornendo indicazioni utili a migliorare la qualità della distribuzione.
Il Laboratorio degli Intermediari, costituito da agenti e broker, è un luogo di confronto delle conoscenze e delle esperienze professionali. Il compito del Laboratorio è studiare le soluzioni operative da adottare con i clienti e le compagnie, analizzare le esigenze di formazione degli intermediari e dei loro collaboratori e individuare le risposte idonee a colmarle.