
Alle Assicurazioni di Roma hanno tirato un bel respiro di sollievo a fine anno. Infatti, giovedì 31 dicembre il commissario prefettizio Francesco Paolo Tronca ha prorogato per due anni, con un’opzione per i successivi tre, il contratto fra il Comune di Roma e la sua compagnia della quale il consiglio comunale a marzo aveva deliberato lo scioglimento.
Tronca ha spiegato che se non avesse agito in questa maniera i mezzi comunali assicurati con Adir (questo l’acronimo della società), a partire dagli autobus dell’Atac, sarebbero rimasti privi di copertura, inoltre la proroga avrebbe fatto risparmiare ai romani ben 4,5 milioni l’anno, dai 26 che si pagavano prima a 21,5.
Tutto a posto? Neanche per sogno perché, come previsto, la decisione del Campidoglio ha acceso il fuoco delle polemiche.
Non si capisce, ad esempio, perché la proroga non sia stata limitata ai prossimi sei mesi, visto peraltro che in primavera sono previste le elezioni e per giugno il mandato del commissario dovrebbe essere concluso, anziché ai prossimi due anni, prolungabili per ulteriori tre. Quanto ai risparmi dei cittadini va sottolineato come una due diligence commissionata condotta dalla precedente amministrazione avesse portato alla scoperta, giusto all’inizio del 2015, che il Campidoglio pagava per la Rc auto alla propria compagnia premi 3,2 volte più alti rispetto a quelli del Comune di Milano: città che Tronca, prefetto fino a poche settimane fa del capoluogo lombardo, conosce bene.
Sull’argomento prende posizione la Fisac Cgil di Roma e del Lazio che in una nota dice: “La delibera del Commissario Tronca, che ha formalmente annullato la precedente decisione del Comune di Roma di liquidare Assicurazioni di Roma, ha rappresentato il definitivo riconoscimento dell’insostituibile funzione della Compagnia assicurativa pubblica. Il rilevante e delicato ruolo operativo che ADiR è chiamato a svolgere richiede nel contempo una governance che, nella logica di perizia gestionale e di stringente interesse pubblico, sappia coniugare competenza, trasparenza, impegno personale pieno ed esclusivo, spirito di servizio”.
“A obiettivo acquisito - continua - la Fisac Cgil di Roma e del Lazio, che in questi mesi si è battuta con grande determinazione per contrastare la liquidazione di Assicurazioni di Roma, ritiene indispensabile da parte dell’azionista di maggioranza di ADiR una verifica tempestiva e stringente sul ruolo del presidente della Compagnia e su alcune decisioni assunte in questi mesi dallo stesso, alcune delle quali già sono state oggetto di contestazione da parte del sindacato e dei media”.
La Fisac ricorda inoltre la gestione confusa e contraddittoria dell’ipotesi di polizza a copertura di danni erariali per il sindaco Marino che ha determinato a suo tempo una forte presa di posizione della stessa Fisac e della Cgil di Roma e del Lazio. “Occorre verificare il riconoscimento al presidente della retribuzione variabile consentita dalla legge legata alle deleghe operative; la volontà di assunzione di tre nuovi dirigenti con la motivazione che non vi fossero profili adeguati in azienda; l’inserimento come avvocati fiduciari di 44 nuovi elementi, appurando se effettivamente dotati di competenza specifica nel settore assicurativo e/o se tutti appartenenti al foro di Roma. La Fisac Cgil nei prossimi mesi sarà comunque impegnata a verificare attentamente la complessiva gestione di Assicurazioni di Roma a tutela del servizio pubblico e della professionalità dei lavoratori della Compagnia”.