
Quattro delle principali società assicurative non vita giapponesi hanno concordato uno stop di sei mesi per il versamento dei premi delle polizze agli residenti nell’area del Giappone centro-occidentale che hanno subito danni per il maltempo.
È drammatico il bilancio delle vittime che aumenta di ora in ora, con la zona di Hiroshima che è quella che finora ha registrato il maggior numero di morti. Secondo quanto riferisce il portavoce del governo giapponese, al momento si contano almeno 176 vittime. Si tratta del peggior disastro meteorologico dell’arcipelago dal 1982. E ci sono ancora molti dispersi, almeno una sessantina di persone. Le ricerche continuano, ma le speranze di trovare sopravvissuti si fanno sempre più deboli. Piogge da record hanno causato importanti alluvioni e smottamenti che hanno travolto le case in una vasta area. Circa 75000 poliziotti, vigili del fuoco e militari sono stati dispiegati per le operazioni di ricerca e soccorso in tutte le parti del Giappone centrale e occidentale.
E intanto, all’emergenza alluvioni, si aggiunge anche un’altra allerta lanciata dall’agenzia nazionale. Nei prossimi sette giorni le temperature nelle aree devastate dal maltempo in Giappone potrebbero superare i 35 gradi. Almeno 7200 residenti costretti a lasciare le proprie abitazioni e costretti a vivere nei centri di accoglienza sono quindi a rischio di colpi di calore.
Alla luce di questa situazione estremamente critica, Tokyo Marine, Mitsui Sumitomo, Sompo Japan Nipponkoa e Aioi Nissan Dowa, offriranno una moratoria per tutti i sottoscrittori di polizze danni almeno fino a gennaio. Le società assicuratrici inoltre cercheranno di semplificare la burocrazia per tutte quelle persone che non sono più in possesso dei certificati originali, accettando diversi metodi di identificazione.