
Approvato dal governo il cosiddetto Decreto Crescita che introduce una serie di norme in materia di assicurazioni che puntano a combattere le frodi e a incrementare la concorrenza sul mercato delle polizze. Le principali novità riguardano la fine delle polizze RC Auto a tacito rinnovo, che non potranno durare più di un anno e l’introduzione di un modello di contratto base, contenente tutte le clausole necessarie per adempiere all'obbligo di assicurazione obbligatoria.
Sul fronte dell’impegno a contrastare il fenomeno delle truffe, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo (Ivass) avrà l’incarico di monitorare qualsiasi situazione, valutando con attenzione le richieste di risarcimento e quelle di indennizzo. Vi sarà, inoltre, un apposito archivio per riscontrare in modo ancora più efficace tali anomalie.
Altra misura su cui porre l’accento riguarda l’aumento della prescrizione delle polizze vita dormienti (da due a dieci anni per la precisione, un termine più congruo per riscattare la polizza).
Tra le misure adottate per favorire la concorrenza nel mercato assicurativo spicca la decisione di permettere agli intermediari di collaborare con qualsiasi altro soggetto iscritto al RUI. Una decisione accolta con favore dallo Sna: “Finalmente gli agenti di assicurazioni potranno intermediare anche polizze di altre compagnie”, afferma in una nota Claudio Demozzi, presidente del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione. “Si tratta di un risultato eccezionale – aggiunge Demozzi – frutto della lunga opera di sensibilizzazione portata avanti negli ultimi mesi dall’esecutivo presso il mondo politico e istituzionale. Ma è soprattutto una conquista per la collettività. Vediamo, infatti, concretizzarsi i concetti che troppo spesso restano solo astratti, di trasparenza, competitività virtuosa, consulenza professionale e servizio al cliente. Il sindacato nazionale agenti plaude all’azione del governo che finalmente ha rotto gli indugi e ha emanato una norma di civiltà e progresso e ci auguriamo che tale rimanga nel corso dell’iter di trasformazione del decreto in legge dello Stato".
Non nasconde la sua soddisfazione l’Unapass, Unione nazionale di agenti professionisti di assicurazione: “Vale la pena ricordare che la richiesta di uno standard minimo per le assicurazioni auto e la previsione della collaborazione tra intermediari sono state avanzate da Unapass e da Sna ormai da diversi anni”, sottolinea il presidente Massimo Congiu, “Alla luce delle novità introdotte rinnoveremo al Legislatore la richiesta di rimozione dell’art 34 del Dl Liberalizzazioni, visto che le finalità in esso contenute sono ampiamente soddisfatte dalle nuove disposizioni”. Secondo Unapass rimangono invece forti dubbi sull’articolo 22, laddove si prescrive l’obbligo per le Imprese di Assicurazione circa la vendita della polizza RC Auto base e la messa in procedura di sistemi home banking , che potrebbero aprire alla disintermediazione dei servizi assicurativi: “È nostra convinzione che il valore dell’assistenza e della consulenza professionale degli intermediari corrisponda al valore di tutela e di trasparenza per il consumatore”, afferma Congiu, che annuncia l’attivazione dell’indirizzo email dlcrescita@unapass.it per uno scambio di idee tra gli attori del settore che porti a una posizione condivisa su eventuali miglioramenti del Decreto da sottoporre al legislatore.