
L’insurtech tedesca wefox annuncia la nomina con effetto immediato del principe Massimiliano del Liechtenstein nel consiglio di amministrazione.
Presidente e Ceo di LGT Group (tra gli investitori di wefox), Massimiliano del Liechtenstein lavorerà al fianco di Julian Teicke, Ceo e fondatore di wefox, e di Young Sohn, di recente nominato presidente del cda di wefox ed ex presidente di Samsung Electronics.
Massimiliano del Liechtenstein si dice lieto di entrare a far parte del board di wefox, “una delle aziende tecnologiche europee di maggior successo e con un grande potenziale di ulteriore sviluppo anche a livello globale. Il settore assicurativo è un mercato stimolante, che smuove grandi volumi di affari. Credo che wefox abbia il potenziale per rivoluzionare e trasformare questo settore sul piano digitale”.
Dopo aver conseguito un MBA presso la Harvard Business School, il principe Massimiliano ha iniziato la sua carriera professionale nel settore private equity, lavorando dal 1993 al 2005 per JPMorgan Partners e IK. Dal 2006 è Ceo di LGT Group, di cui è stato nominato presidente nel 2021. È anche fondatore e presidente di Lightrock, una delle principali società di impact investing.
Il Ceo di wefox Julian Teicke ha affermato: “Negli ultimi sei anni, wefox ha continuato a crescere raddoppiando il fatturato ogni anno; anche nel 2022, siamo sulla buona strada per raddoppiare ancora i nostri ricavi a 650 milioni di euro, con un chiaro percorso verso la redditività”. Teicke ha inoltre ricordato il recente avvio delle operazioni in Italia “con il lancio di innovative polizze Rc Auto in un mercato promettente che è di fondamentale importanza per i piani di sviluppo del Gruppo, ed entro l’anno puntiamo ad allargare la distribuzione ad altri prodotti danni, dalla casa agli infortuni, fino al ramo vita puro rischio. Inoltre, quest’anno ci espanderemo nei Paesi Bassi e nel 2023 inizieremo il nostro percorso di crescita internazionale a partire dagli Stati Uniti e dall’Asia. Tutto ciò porterà wefox a diventare l’insurtech leader nel mondo entro la fine del decennio”.