In condizioni normali, questi sarebbero i giorni del torneo di tennis più celebre al mondo, Wimbledon, invece Roger Federer e Rafa Nadal non calpesteranno gli iconici campi d’erba a nord di Londra. Tuttavia, gli organizzatori del torneo sono passati alla cronaca per la loro lungimiranza mostrata. Sono stati infatti gli unici tra i responsabili dei più grandi tornei di tennis del mondo a includere il rischio pandemia nel contratto assicurativo, riducendo al minimo le conseguenze finanziarie dell’annullamento del torneo.
Giusto per capire di cosa si parla è bene ricordare che la scorsa edizione del torneo ha complessivamente generato un surplus tra spese e guadagni di circa 50 milioni di sterline. “L’assicurazione è stata pensata proprio per una possibile cancellazione”, sottolinea Richard Lewis, CEO del torneo, “ma il contratto assicurativo non può coprire un ulteriore annullamento della prossima edizione”. Insomma, il torneo di Wimbledon 2021 dovrà andare in scena a ogni costo se non si vogliono perdere le entrate finanziarie.
Considerando che difficilmente sarà sviluppato e diffuso un vaccino entro la prima metà del 2021, ciò significa che anche Wimbledon dovrà convivere con il virus, adottando le necessarie misure di sicurezza. Per questo motivo, gli organizzatori guarderanno con estrema attenzione allo svolgimento dello US Open e del Roland Garros del prossimo autunno. “Analizzeremo cosa faranno, come riusciranno a fronteggiare tutte le difficoltà del caso e impareremo dalla loro esperienza”, dichiara Sally Bolton, che il mese prossimo succederà a Lewis alla guida del circolo più famoso al mondo.