Si è svolto la scorsa settimana a Milano l’incontro sul tema eCall 112, implicazioni e opportunità per il mercato assicurativo organizzato da IMA Italia Assistance, che ha riunito esponenti del mondo assicurativo con l’obiettivo di indagare lo stato dell’arte dell’eCall in Europa ed in Italia.
L’eCall è il sistema di chiamate d’emergenza al 112 che viene allertato tramite un dispositivo installato a bordo dei veicoli. Nato nell’ambito di un progetto europeo di sicurezza stradale, l’eCall è stato reso obbligatorio dal Parlamento Europeo su tutte le nuove auto a partire dal mese di aprile 2018.
Il sistema eCall genera una chiamata automatica al numero di emergenza che mette in comunicazione il veicolo con i soccorsi, i quali saranno così in grado di intervenire velocemente sul luogo dell’incidente grazie alla localizzazione GPS. La velocità dei soccorsi si tradurrà in vite salvate.
Con l’introduzione dell’obbligo dei dispositivi eCall per tutti i veicoli, la Commissione Europea prevede un calo delle vittime del 10%. L’immediatezza dell’informazione su una collisione e la sua esatta ubicazione, abbatte i tempi di intervento dei soccorsi del 50% nelle zone extra urbane e del 40% nelle zone urbane. Grazie a questa reattività si prevede che l’eCall possa salvare molte centinaia di vite ogni anno nell’Unione Europea, limitando la gravità delle ferite in decine di migliaia di casi.
Gli incidenti stradali costano all’Unione Europea circa 160 miliardi di Euro l’anno: se tutti gli autoveicoli fossero equipaggiati con il sistema eCall si potrebbero risparmiare, oltre alle vite umane, anche fino a 20 miliardi di Euro ogni anno.
“La regolamentazione dell’Unione Europea è un’opportunità sia per le società di assistenza che per le compagnie di assicurazione”, sostiene Sandro Mascolo, Direttore Commerciale e Marketing di IMA Italia Assistance. “L’eCall è un acceleratore di innovazione che coinvolge la relazione con il cliente e la gestione dei sinistri. Entro 10 anni, oltre metà del parco circolante in Europa sarà dotato di sistemi e-call, mentre i veicoli più vecchi potranno dotarsi di sistemi disponibili in aftermarket.
IMA sta promuovendo e sperimentando ad esempio soluzioni dedicate al mondo delle due ruote molto interessanti ed efficaci, gestibili anche attraverso gli smartphone. Una mobilità connessa significa più sicurezza e più servizi. Il Gruppo IMA si muove in questa direzione da oltre 20 anni, grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo che danno vita a un ecosistema complesso basato sulla cooperazione tra tutte le parti coinvolte, con l’obiettivo finale di aumentare la sicurezza stradale e migliorare la customer experience.”
I dati 2017 sulla sicurezza stradale in EU*
- 25.250 morti a causa di incidenti stradali
- Obiettivo dell’UE: dimezzare il numero delle morti sulle strade tra il 2010 e il 2020
- Per raggiungere l’obiettivo dell’UE necessario un calo medio del 6,7% di decessi
- In Europa: - 2% di morti rispetto al 2016
- In Italia: + 1,6%