L’industria assicurativa tedesca chiede al governo di Angela Merkel maggiore chiarezza normativa in tema di energie rinnovabili. Senza passi avanti in questo senso le assicurazioni tedesche non investiranno nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture: troppo alto il rischio di un cambio di strategia in tema di politiche energetiche.
L’Associazione rappresentativa che riunisce 470 società assicurative tedesche, GDV ha infatti presentato al governo un documento ufficiale che sottolinea come l’attività assicurativa a lungo termine si sposi perfettamente con gli investimenti di carattere ecologico, ma per investire di più e meglio nel settore servono regole certe.
I rendimenti sui titoli tedeschi sui quali le assicurazioni investono sono molto bassi e ciò spingerebbe a guardare investimenti alternativi in grado di fornire più elevati profitti. In effetti impiegare i propri capitali in impianti eolici o fotovoltaici, così come in altri investimenti energetici e nelle infrastrutture elettriche, oltre a dare un reddito stabile e più elevato, si incastra bene con gli impegni delle politiche energetiche e dello stesso business delle assicurazioni che è di lungo termine. La più grande compagnia assicurativa europea, Allianz, ha impiegato finora circa 1 miliardo e mezzo di euro in parchi solari ed eolici, mentre il riassicuratore Munich Re ha stanziato 2,5 miliardi di euro in progetti green fino al 2016.
Il comparto assicurativo chiede pertanto di mettere a punto la normativa di settore per spingere questi investimenti, evitando inoltre di intaccare il bilancio pubblico. La richiesta più impellente al governo è di pianificare con certezza gli impegni nel settore delle rinnovabili e di non procedere mai con atti retroattivi ai regolamenti già in vigore, un vero danno per tutti gli investitori.
Dopo l’annuncio della cancelliera Angela Merkel e del ministro dell’ambiente, Peter Altmaier, di voler frenare i prezzi dell’energia, che secondo il governo sono alti a causa della rapida crescita delle rinnovabili, l’associazione delle compagnie assicurative ha proposto ai regolatori europei del settore assicurativo addirittura di trattare l’energia e le infrastrutture di settore in una specifica classe di investimenti in capitali ad elevato rischio, secondo determinate regole che saranno fissate tra il 2016 e il 2017 (Solvency II).