L’Italia è il secondo produttore europeo, subito dietro la Germania, di tecnologie ecologiche.
Lo afferma un report della Direzione Studi e Ricerche del gruppo Intesa Sanpaolo che ha analizzato la filiera delle imprese che producono componentistica per la produzione energetica sostenibile. Gli autori del lavoro spiegano che l’Italia è il sesto paese esportatore al mondo di tecnologie rinnovabili. Le nostre imprese risultano particolarmente competitive nei moltiplicatori di velocità, comparto nel quale detengono un forte livello di specializzazione. A seguire i dispositivi fotosensibili. Nel complesso il rapporto ha stimato, a partire da un campione di produttori di componentistica, un fatturato complessivo di 23 miliardi euro. E quasi 60mila occupati (dati del 2019).
A livello globale, la leadership in tecnologie rinnovabili spetta all’Asia Orientale, in primis la Cina che da sola ha in mano il 27% del mercato ed è il più grande esportatore di green tech al mondo. Subito dietro troviamo l’Europa. Osservando i dati sulla produzione industriale italiana e i dati delle imprese nostrane aggiornati al 2019, si ha conferma di come “la manifattura e l’ingegneristica italiana siano in grado di competere a livello europeo in un mercato che sarà cruciale negli anni a venire”. Nel report si legge che l’Italia “risulta tra i principali produttori di tecnologie FER al 100%, insieme a Germania e Danimarca, con un valore medio di 2,8 miliardi di euro di produzione nel biennio 2018-19, pari al 12% del totale prodotto dai paesi EU28”.