Boccata di ossigeno per il gruppo Ama di San Martino in Rio (Reggio Emilia), specializzato nella produzione di componentistica per macchinari agricoli e finito in difficoltà a seguito del terremoto che mise in ginocchio l’Emilia Romagna nel maggio 2012.
Il gruppo assicurativo americano Prudential ha infatti deciso di stanziare 30 milioni di euro a favore di Ama, sottoscrivendo un prestito obbligazionario in private placement con il quale il gruppo andrà a rimborsare il debito bancario sulla base di un piano asseverato come indicato dall’articolo 67 della Legge Fallimentare.
Alessandro Malavolti, chief executive officer di Ama ha spiegato che questa operazione rappresenta un punto di svolta per la società nel processo di risanamento dopo la crisi del 2009-201o: “Sono particolarmente onorato di accogliere Prudential tra gli stakeholder del gruppo Ama; ritengo quest’operazione una grande dimostrazione di fiducia da parte di un investitore di elevato standing nei confronti del nostro gruppo, della capacità imprenditoriale italiana e del nostro sistema di piccole e medie imprese, ancora vitale nonostante i lunghi anni di crisi”.
Ama ha chiuso l’esercizio 2014 con un fatturato stimato di 145 milioni di euro (dai 135,1 milioni del 2013) e con un ebitda di 17 milioni (da 14,3) a fronte di un debito finanziario netto di 64 milioni di euro (in calo dai 65,5 milioni di un anno prima).