Assicurazioni in perdita nel 2011. E non poteva essere diversamente visto il deciso impatto che la crisi continua ad avere in tutti i settori economico-produttivi. Ma la luce in fondo al tunnel non si vede ancora. Infatti l’Ania prevede per la fine del 2012 una raccolta premi totale - rami danni e vita del lavoro diretto italiano – intorno ai 106,6 miliardi di euro (-3,3% rispetto al 2011 che già ha scontato un decremento in doppia cifra), con un’incidenza dei premi sul Pil in calo al 6,74% dal 6,98% del 2011.
In conseguenza delle prospettive negative previste per l’economia italiana nell’anno in corso, sia in termini di crescita del Pil sia per l’incertezza dei mercati finanziari, si stima che a fine 2012 la raccolta premi complessiva chiuderà in negativo, per il secondo anno consecutivo. Anche quest’anno saranno i rami vita a pagare lo scotto maggiore, mentre il volume dei premi contabilizzati del lavoro diretto italiano del settore danni potrebbe confermarsi sugli stessi livelli del 2011. La stabilità della raccolta danni sarebbe il risultato di una lieve crescita dei premi contabilizzati del ramo Rc auto (+1%) e di una marginale contrazione (-0,9%) degli altri rami danni, come effetto delle difficoltà del ciclo economico.
Il calo più evidente (-4%) si potrebbe riscontrare nei premi del ramo corpi veicoli terrestri, soprattutto per effetto di un brusca frenata nella vendita di nuove vetture nel corso dell’anno, stimata in -18% nella media del 2012 dopo il -11% del 2011. Per il settore Property (incendio e altri danni ai beni), per i rami infortuni e malattia e anche per la Rc generale non sono previste variazioni significative.