![](https://asefibrokers.com/sites/default/files/styles/notizie-medium/public/notizie/UK-Union-Jack_6.jpg?itok=ZdkmiR-S)
In prossimità del 25 maggio 2018, data dell’entrata in vigore del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR), i broker del Regno Unito hanno identificato nella violazione dei dati la più grande minaccia per gli assicuratori e dai loro clienti.
Quasi nove broker su dieci identificano nel data breaches il rischio chiave per i loro clienti nel 2018, secondo i risultati di uno studio realizzato da BLM, studio legale specializzato in diritto delle assicurazioni.
Il sondaggio trimestrale ha anche rilevato una crescente consapevolezza in merito alla data security, considerata dalle imprese come la più grande preoccupazione delle imprese in vista della deadline del 25 maggio.
“La proliferazione dei dati sui clienti è diventata una vera e propria minaccia ed è giusto ricordare come le preoccupazioni riguardanti la conformità alla GDPR riguardano le imprese di ogni tipo e di qualunque dimensioni, dalle multinazionali alle micro imprese. Nell’era digitale il tema della sicurezza dei dati espone tutte le imprese a un rischio finanziario senza precedenti per le aziende”, da detto Helen Devery, partner di BLM e responsabile del settore broker che ha sottolineato come “il recente affaire Facebook – Cambridge Analytica, incoraggerà in futuro le aziende a essere molto più prudenti nella condivisione dei dati, ma oggi devono far fronte a una forte pressione in tema di sicurezza dei dati dei clienti”.
Le organizzazioni inglesi si sono messe a correre solo adesso, in prossimità dell’attuazione del GDPR per allinearsi al nuovo Regolamento europeo mettendo a loro volta sotto pressione i broker e gli assicuratori.
All’inizio dell’anno una ricerca della compagnia britannica Ecclesiastical aveva rilevato che oltre i due terzi dei broker inglesi riteneva che il GDPR non avrebbe portato alcun beneficio al business delle loro società, mentre addirittuta il 77% del campione intervistato prevedeva invece un impatto complessivamente negativo.