Il portale di divulgazione dedicato al mondo delle criptovalute, Cointelegraph, ha riportato i risultati di un sondaggio sulla propensione all’investimento delle diverse generazioni di risparmiatori.
Da quanto emerge dallo studio commissionato da eToro si rileva che oltre il 60% degli intervistati teme l’arrivo di un periodo di recessione e, pertanto, sta volgendo le proprie attenzioni agli asset considerati maggiormente sicuri.
Nella fascia dei cosiddetti Millennial (nati tra il 1980 e il 2000) emerge un 40% di persone che afferma di essere orientato ad investire in criptovalute, se veramente all’orizzonte dovesse appalesarsi un nuovo periodo di recessione, mentre l’orientamento più gettonato tra le nuove generazioni indica il settore immobiliare (50% delle preferenze tra la generazione Z).
Per quanto riguarda invece le risposte delle persone più mature, l’opzione preferita prime (col 38% delle preferenze tra i baby boomers) è rappresentata dall’investimento in materie prime. Guy Hirsch, amministratore delegato di eToro negli Stati Uniti, ha così commentato i risultati del sondaggio: “Qualora si verificasse una recessione penso che vedremmo una riduzione dei portafogli azionari e la crescita in altre classi di attività come la criptovaluta, nonché nuovi modelli di proprietà frazionata. Storicamente, queste opportunità di investimento sono state limitate all’elevato patrimonio netto e agli investitori istituzionali, ma l’innovazione sta sbloccando queste opportunità per gli investitori di tutti i giorni e chiaramente, questi risultati indicano che la domanda è presente”.