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Le osservazioni di Sniass sulla conversione in legge del decreto sviluppo

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Mercoledì, 19 Dicembre, 2012 - 06:51
Autore: Gillespie

A pochi giorni di distanza dalla definitiva conversione in legge del Decreto Sviluppo bis anche lo Sniass, Sindacato nazionale intermediari di assicurazione, interviene nel dibattito sul futuro della professione attraverso una lettera aperta firmata dal Segretario Nazionale, Vito Stella.

“Certamente dovremo aspettare il Regolamento che ci chiarirà norme comportamentali che ognuno di noi dovrà adottare – scrive Stella - ma penso che, sin da ora, si possa immaginare qualcosa. Il tutto parte anche dal famoso art 34. Già allora feci due riflessioni: la prima nella quale facevo un confronto tra l’intermediario di Assicurazioni e un Concessionario di automobili. In breve dicevo che non si era mai visto che un Imprenditore, alla richiesta di un cliente di un preventivo di spesa per l’acquisto di una autovettura, fosse costretto, per legge, a fare il prezzo, ma di dover anche avvisare il cliente che la casa automobilistica concorrente vendeva una autovettura con caratteristiche simili, ad un prezzo anche inferiore e che alla domanda del cliente di poter avere venduta quell’altra autovettura, il nostro Imprenditore dicesse: Non posso vendertela perché sono vincolato da un monomandato, vai dal mio concorrente”.

La seconda riflessione di Stella riguardava, invece, gli Intermediari: “Per gli intermediari iscritti nella Sezione E (l’art. 34) può rappresentare, ed anzi rappresenta, il riconoscimento della loro funzione di plurimandatari, liberi di lavorare con chiunque e quindi di produrre più preventivi, di gruppi assicurativi diversi, per poi vendere quella a miglior prezzo, in risposta allo spirito del legislatore che ha voluto tutelare il consumatore. Il vero freno all'attività lo avranno gli intermediari Agenti, costretti al monomandato, nonostante la legge 40, che si vedranno costretti ad un lavoro assolutamente non redditizio. L’ANIA, naturalmente, non può essere d’accordo. Oggi, a cinque mesi di distanza, dopo battaglie, in verità, non nostre , grazie anche alla lungimiranza del legislatore che ha recepito, finalmente, la direttiva 2002/92/CE, con l’approvazione definitiva del Decreto Sviluppo Bis che all’art. 22 prevede la libera collaborazione fra intermediari, anche gli Agenti monomandatari potranno collaborare fra di loro nell’interesse della propria clientela. Questo non esclude che gli “A” possano collaborare anche con gli “E” per l’RCA anche se non si iscriveranno alla Sezione E del Rui così come previsto dalla legge 40/2007.

Di fatto, quindi, anche l’art 6 dello scaduto ANA 2003 è stato completamente abrogato, se non per quanto riguarda il regime 4. Già con la citata legge 40, alcune Compagnie avevano tentato di strumentalizzare a proprio favore la possibilità dell’Agente monomandatario di vendere rca con altre compagnie, dicendo che di fatto l’Agente era plurimandatario, per cui le indennità da riconoscergli erano quelle da Regime 4. Oggi, crediamo, questa tentata strumentalizzazione è divenuta realtà. Chi da 40 anni ha un monomandato storico e già con l’anno 2013 andrà in quiescenza, potrà, senza voler fare falsi allarmismi, vedersi ridurre le indennità, così come previste dall’Accordo Nazionale Agenti per i plurimandatari. Chiediamoci, alla luce di tutto quanto sopra: quanto risparmieranno le Compagnie in termini di liquidazione delle indennità? Sarà più facile o più difficile revocare un Agente?” E ancora: “conviene ancora agli Agenti, che hanno un portafoglio prevalente rca, detenere un mandato con le barriere che, sicuramente, da domani le Compagnie metteranno ? O conviene loro farsi immediatamente liquidare, monetizzando le loro indennità e prendere mandati come “E” o passare in “B” ? E con la fine del tacito rinnovo le Compagnie avranno l’alibi per dismettere più facilmente i portafogli rca, mettendo altri paletti agli Agenti per non riprendere le polizze in scadenza”?

La nuova normativa pone inoltre alcune questioni relative alla privacy e alla proprietà dei dati degli assicurati. Se l’intermediario venderà un contratto in regime di collaborazione con un altro, quale informativa sulla privacy dovrà far firmare al proprio cliente? Anche qui, secondo Sniass è indispensabile che si produca al più presto un disciplinare che dia le linee guida comportamentali ai fini del rispetto della normativa.

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