
Le preoccupazioni di natura economica riguardano un po’ tutte le fasce della popolazione italiana, ma sono i Millennial, nati tra gli anni Ottanta e metà anni Novanta, a esserne maggiormente colpiti.
Secondo un sondaggio svolto in Italia da Columbia Threadneedle Investments, uno dei principali gruppi di risparmio gestito a livello globale, i Millennial non se la passano per niente bene e avvertono un forte stress dovuto a un insoddisfacente tenore di vita che li tiene molto spesso svegli durante la notte.
Oltre la metà di italiani intervistati (53%) sostiene che le preoccupazioni economiche siano fonte di stress tanto da tenerli svegli la notte. Percentuale che cresce in modo significativo tra le giovani generazioni: se “solo” il 47% dei Baby-Boomer (i nati tra il 1945 e il 1964) e il 57% della Generazione X (i nati tra il 1964 e il 1980) passano le notti in bianco pensando ai problemi economici, ben il 62% dei Millennial soffre di insonnia causata dalla difficoltà di arrivare a fine mese e pianificare il proprio futuro finanziario. Inoltre, il 40% dei Millennial, vive con angoscia il confronto a livello finanziario con amici e familiari, un confronto che potrebbe risultare ancora più difficile a causa dell’esposizione ai social media. Il dato risulta nettamente più alto rispetto agli appartenenti alla Generazione X e ai Baby Boomer.
L’incertezza economica moltiplica i suoi effetti proprio durante il periodo natalizio: le notti in bianco aumentano vertiginosamente per non riuscire a far fronte a spese legate al Natale. Si arriva a ne anno con fatica e non c’è la possibilità di concedersi qualche spesa in più. Il 26% dei Millennial ha difficoltà nel pianificare le spese legate al Natale, dai regali al cenone, rispetto al 22% della Generazione X e solo al 14% dei Baby Boomer. Ma non è tutto, perché fra i Millennial si avverte una forte preoccupazione non solo sul come affrontare le spese di breve periodo, ma anche sulla pianificazione a lungo termine: acquistare una casa (66%), avere una pensione confortevole (63%), beneficiare di assistenza socio-sanitaria dopo la pensione (61%) e disporre di liquidità per affrontare spese importanti nel corso della propria vita e/o di quella dei propri cari (61%), sono le prime e principali fonti di preoccupazione a livello economico.