
Per gli assicuratori multilinea il costo complessivo degli indennizzi 2020 legati al Covid è stato di circa 8 miliardi di dollari. È quanto sostiene S&P Global Ratings in un report da poco pubblicato. S&P Global Ratings ha calcolato che per i 16 assicuratori multilinea globali (GMI) considerati dal report, il peso delle perdite legate ai costi della pandemia sull’utile netto complessivo di 36 miliardi di dollari, è stato di circa 8 miliardi.
La cifra non include tutte le conseguenze finanziarie della pandemia, che dovrebbero includere anche plusvalenze non realizzate, adeguatezza delle riserve e valore delle attività. Un certo numero di assicuratori, in particolare nel segmento vita, non ha individuato la pandemia nella loro rendicontazione finanziaria come un fattore chiave. Inoltre, nessuno tra gli assicuratore valutati nel report è caduto in una posizione patrimoniale insufficiente a soddisfare le indicazioni dei regulator.
Andando oltre il 2020 secondo il report le ulteriori perdite legati al Covid dovrebbero essere gestibili, anche per via dell’esclusione dei sinistri pandemici che gli assicuratori hanno aggiunto nelle condizioni di polizza riviste per il 2021.
I GMI europei sono stati colpiti più duramente di quelli di altre regioni, sebbene gran parte delle loro perdite provengano dai mercati extraeuropei. Le maggiori fonti di perdita per diversi operatori europei, tra cui Axa, Allianz e Zurich, sono derivate principalmente dalle loro linee commerciali property/casualty. Complessivamente, le perdite aggregate registrate dai tre giocatori più esposti (Axa, Allianz e Chubb ) hanno rappresentato oltre la metà della perdita di 8 miliardi di dollari.