
Lo scorso 13 gennaio il Mise ha avviato la pubblica consultazione sullo schema di Dpr che, dovrebbe finalmente conferire certezza e uniformità ai risarcimenti dei danni non patrimoniali derivanti da lesioni gravi da circolazione stradale (e nautica) o da responsabilità sanitaria.
Lo schema contiene la Tabella unica nazionale destinata a definire i criteri per valutare la misura del danno permanente biologico corrispondente alle menomazioni all’integrità psicofisica tra 10 e 100 punti di invalidità; e a consentire, poi, di tradurre tale misura in una quantificazione economica, attraverso l’indicazione del valore pecuniario da attribuire, per ciascuna menomazione, a ogni singolo punto di invalidità.
Si tratta di un provvedimento che con 15 anni di ritardo dovrebbe finalmente perfezionare i lavori di attuazione dell’articolo 138 del Codice delle assicurazioni: una norma che sin dal 2005 aveva – vanamente – previsto ed atteso l’emanazione della Tabella del macro danno relativo ai sinistri della circolazione stradale.
Le esigenze di certezza proprie di quel settore hanno peraltro assunto un’urgenza maggiore dopo l’entrata in vigore della legge «Gelli» (legge 24/2017), che ha esteso al settore della rc sanitaria l’applicazione della disciplina del risarcimento del danno alla persona da RC auto (regolato dagli articoli 138 e 139 del Codice).