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Negli ultimi mesi gli assicuratori italiani hanno ridotto il peso dei titoli di Stato, sia italiani sia esteri, nei loro portafogli, nell’ambito di una strategia di diversificazione degli asset.
A rilevarlo è la Banca d’Italia nel suo Bollettino sulla stabilità finanziaria, dove si legge che tra marzo 2016 (primo mese per il quale sono disponibili dati comparabili) e giugno 2017, “l‘incidenza dei titoli governativi sul totale degli attivi si e ridotta di quattro punti percentuali (17 miliardi) a fronte di un aumento di quella dei titoli privati e dei fondi comuni di investimento”.
La quota dei governativi nel portafoglio delle compagnie assicurative italiane rimane più alta rispetto a Francia, Germania e Regno Unito. Rispetto a questi paesi, prosegue il rapporto, “il peso delle azioni è in linea con la loro media; l‘incidenza delle obbligazioni private (20%) e dei fondi di investimento è invece molto più bassa. Per le compagnie italiane la quota relativa a emittenti nazionali è pari all‘88% nel comparto dei titoli di Stato e al 27 in quello delle obbligazioni private”.