
Gli acquirenti di polizze energetiche si preparano a entrare nel 2026 con una posizione negoziale forte, grazie a un mercato upstream redditizio e stabile. Secondo l’Energy Market Review Update di Willis, il settore upstream registra sinistri storicamente bassi, mentre il softening del mercato permette agli assicuratori di premiare le relazioni di lungo periodo con condizioni favorevoli. Sul fronte downstream, invece, le perdite hanno raggiunto circa 3,5 miliardi di dollari, concentrate soprattutto negli Stati Uniti e nel settore della raffinazione, con un aumento dell’attenzione verso le aziende esposte in quel mercato.
Willis segnala tendenze chiave per il prossimo anno: maggiore flessibilità negli upstream long-tail risk, capacità limitata nella costruzione sottomarina definita “micro hard market” e un mercato della responsabilità civile globale in graduale ammorbidimento, mentre negli USA l’inflazione sociale e grandi risarcimenti continuano a frenare le linee. In Europa cresce la preoccupazione per nuove leggi sulle class action.
Rupert Mackenzie, Global Head of Natural Resources di Willis, sottolinea: “Gli assicuratori hanno riportato risultati finanziari solidi alla fine del terzo trimestre. Questo significa che le aziende energetiche che rinnovano nel quarto trimestre 2025 e guardano al 2026 sono in una posizione forte, con margine per negoziare condizioni oltre al prezzo”.