
L’apprezzamento degli intermediari nei confronti di MetLife, non è stato scalfito dall’emergenza sanitaria. La sesta edizione della survey annuale che il colosso assicurativo conduce sulla propria rete di intermediari indipendenti (broker, agenti plurimandatari e subagenti) mette in risalto il livello di resilienza nel corso di un anno molto sfidante: il NPS (Net Promoter Score) registra un punteggio di +42,2, superiore di ben 40 punti rispetto a quello rilevato per gli altri brand assicurativi con cui gli intervistati collaborano (+2).
Un risultato molto positivo a dispetto dell’impatto del Covid sul mercato che, sempre secondo gli intermediari, ha avuto un impatto grave o molto grave sull’attività per quasi un terzo di loro (29,5%). A questo valore fa da contraltare, però, la percezione positiva delle iniziative messe in atto da MetLife per supportare i partner distributivi nel fronteggiare la situazione: l’81,4% considera positivamente tali misure (abbastanza o molto adeguate) a fronte di una media di mercato (canale agenti) del 74,3%.
Anche in questa edizione, emerge l’alto livello di fidelizzazione costruita nel corso del tempo con i propri partner “storici”. Non a caso gli intermediari che collaborano con MetLife da prima del 2010, mostrano un Net Promoter Score di 66,7 in crescita di oltre 8 punti rispetto al 2020. In questa categoria spicca in particolare la totale assenza di detrattori della Compagnia.
Risultati eccellenti senz’altro attribuibili alla qualità della value proposition che MetLife è riuscita ad offrire in questi anni. La Compagnia consolida l’alto gradimento per l’offerta di prodotti, i sistemi informatici ed il piano provvigionale. In particolari per i prodotti, MetLife si conferma il punto di riferimento per la competenza nella protection: l’86% degli intermediari la indica come la compagnia con i prodotti vita migliori e l’82,3% come la compagnia più utilizzata. Molto buono il risultato anche in ambito infortuni dove aumenta il grado di conoscenza dell’offerta ed il livello di utilizzo da parte degli intermediari.
“In un anno così sfidante questa conferma della fiducia da parte dei nostri intermediari ci riempie di orgoglio – dichiara Maurizio Taglietti, General Manager di MetLife in Italia – perché sappiamo che è legata al nostro modello di business basato su partnership indipendenti, che richiede capacità di ascolto e di reazione. Durante l’emergenza abbiamo lavorato per abbattere gli ostacoli alla protezione. Pensiamo alla semplificazione nel processo di emissione dei prodotti e soprattutto alla disponibilità di polizze già inclusive del rischio pandemico, ma non solo: siamo riusciti a mantenere sempre ai massimi livelli i nostri standard operativi dando prova di resilienza”.
Nell’ambito della strategia distributiva di MetLife, il canale degli intermediari indipendenti – broker, agenti e subagenti – rappresenta un’area strategica in costante sviluppo su tutto il territorio nazionale che ha registrato un +21,8% di raccolta premi nel 2020.