
Insurello, startup nata in Svezia nel 2016 e arrivata in Italia con l’obiettivo di garantire a tutti un equo risarcimento, vuole aiutare a superare il gap informativo degli italiani che poco conoscono la materia assicurativa e poco si affidano alle compagnie.
“Dalla nostra esperienza, ci accorgiamo che chi subisce un infortunio non fa ricorso alla copertura assicurativa che gli spetterebbe di diritto, perché pur avendo una polizza non sa cosa questa preveda”, spiega Andrea Calicchio, country operations manager per l’Italia di Insurello. “In altri casi, la scarsa conoscenza in ambito assicurativo porta le persone a ottenere meno di quanto spetterebbe loro. Con Insurello vogliamo colmare questo gap informativo, semplificando il processo e accompagnare l’utente fino al riconoscimento del giusto indennizzo, tutelandolo”.
Se subire un incidente è per tutti una brutta esperienza, Insurello cerca di evitare che anche il risarcimento sia una brutta esperienza.
Ma come funziona Insurello?
Il processo inizia online: in meno di cinque minuti, l’utente può creare la propria pratica su Insurello.it, fornendo alla piattaforma le informazioni preliminari necessarie per andare poi ad affrontare il caso specifico. In base alle caratteristiche della richiesta, la pratica viene assegnata allo specialista più idoneo, che si metterà in contatto con l’utente per approfondire il caso, raccogliere tutta la documentazione necessaria e avviare il processo con l’assicurazione. Da questo momento in poi, è il team di esperti di Insurello a occuparsi di portare avanti la pratica e fare tutto il necessario per portare a termine il risarcimento. Il modello è win-win: il processo, infatti, è totalmente gratuito per l’utente in caso di insuccesso, mentre nel caso in cui il risarcimento venga ottenuto, la piattaforma trattiene una percentuale del 25% sull’indennizzo.