
Il 63,5% delle banche è pronto a rendere operativo l’accordo per agevolare lo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione (PA) e quello per favorire il finanziamento di progetti di investimento in Italia. Si tratta dei due protocolli sottoscritti il 22 maggio tra l’ABI e le Associazioni di impresa, diretti a sostenere le aziende per quanto riguarda lo sblocco dei crediti della Pubblica Amministrazione e gli investimenti delle piccole e medie imprese.
Per supportare le piccole e medie imprese è previsto un plafond di 10 miliardi di euro. I crediti, che possono essere smobilizzati, devono essere certificati come certi, liquidi ed esigibili. L’anticipazione non potrà essere inferiore al 70% dell’ammontare del credito che l’impresa vanta nei confronti della PA e la durata sarà coerente con la data di pagamento prevista. Le imprese che possono accedere al plafond “Crediti PA” sono le MIi che operano in Italia, definite dalla normativa comunitaria, di tutti i settori. Al momento della domanda non devono avere posizioni classificate dalla banca come sofferenze, partite incagliate, esposizioni ristrutturate o esposizioni scadute – sconfinanti da oltre 90 giorni, né procedure esecutive in corso. Per le imprese con esposizioni scadute – sconfinamenti da oltre 90 giorni fino a 180, la banca può valutare la realizzazione dell’operazione se il ritardo nel pagamento è imputabile al mancato incasso dei crediti PA.