
I Lloyd’s di Londra hanno mandato agli archivi un 2013 decisamente positivo. La principale piazza assicurativa del mondo ha infatti beneficiato del minor numero di catastrofi naturali rispetto al 2012 e i bassi tassi di interesse, registrando un utile netto di circa 3,8 miliardi di euro, pari a un incremento del 14,2% rispetto ai 2,8 miliardi di fine 2012.
Estremamente positiva la raccolta premi che ha raggiunto il livello record di 31,5 miliardi di euro dai 30,8 miliardi dell’anno precedente, mentre si è ulteriormente rafforzata la situazione patrimoniale con risorse nette per oltre 25 miliardi di euro. Rispetto all’esercizio precedente è migliorato anche il combined ratio, passato dal 91,1% del 2012 all’86,8% del 2013. Il chairman dei Lloyd’s di Londra, John Nelson ha sottolineato come la riduzione della redditività degli investimenti e le elevate capacità del mercato abbiano messo pressione sui prezzi. In particolare, i Lloyd’s hanno segnato nel corso dell’anno una marcata diminuzione del ritorno degli investimenti a 1 miliardi di euro (1,5 miliardi nel 2012). Condizioni di mercato che, secondo il numero uno dei Lloyd’s sono destinate a persistere: “Mi attendo per il resto del 2014 un ulteriore incremento della pressione concorrenziale con evidenti ricadute sul fattore prezzo. Per questo motivo dobbiamo continuare a mantenere questo elevato tasso di sottoscrizioni e rafforzare la nostra posizione di centro globale specializzato”.
Inga Beale, salita al ruolo di amministratore delegato dei Lloyd’s nel dicembre del 2013, ha attribuito gli ottimi risultati ottenuti al mix di grandi capacità tecniche nell’underwriting e all’anno particolarmente favorevole sul fronte delle catastrofi naturali.
Secondo il programma di sviluppo denominato Vision 2025 i Lloyd’s continueranno a concentrare gli sforzi per incrementare la presenza sui mercati emergenti e per migliorare i processi sul fronte dell’information technology.