Il Gruppo assicurativo Zurigo deve accelerare il processo di ristrutturazione e dopo la decisione del cda di Generali dell’altro giorno cerca di velocizzare l’arrivo di Mario Greco sulla plancia di comando, soprattutto dopo aver visto i conti del 2015: difficoltà nei rami danni e crollo dell’utile netto (-53%) a 1,6 miliardi di euro.
Risultati talmente deludenti da spingere la compagnia a ripensare la propria struttura che dovrebbe essere delocalizzata, almeno in parte, nei prossimi anni e soprattutto ridisegnata con un deciso taglio di posti di lavoro.
Per la sola Svizzera si parla di un taglio di 750 impieghi pari al 15% degli attuali effettivi.
Tornando ai risultati l’utile operativo è diminuito del 37% a 2,5 miliardi di euro, su una raccolta premi scesa del 9% a circa 60 miliardi.
Andamento negativo di 6,7 punti per il combined ratio salito al 103,6%.
Il comparto assicurazioni generali (General Insurance) ha visto la propria redditività contrarsi del 71%. Considerando unicamente il quarto trimestre risulta una perdita netta di 424 milioni di dollari: in questo periodo i premi incassati sono diminuiti del 18% a 16,2 miliardi di dollari. Il deludente risultato del 2015 si deve ai costi di ristrutturazione, ha fatto sapere Tom de Swaan presidente del consiglio di amministrazione e CEO ad interim.
Nel frattempo in Italia il ceo di Mediobanca, Alberto Nagel, torna sull’addio di Greco al Leone sostenendo che “Mario Greco ha un profilo più adatto a a situazioni di turn-around che di crescita. Lo si evince anche dalle precedenti esperienze dove ha cambiato dopo pochi anni e spesso in polemica”.