
“Un passo in avanti per decongestionare le nostre città eliminando i veicoli abbandonati dalle strade, per migliorarne il decoro e per una più corretta gestione dei rifiuti. Restano però alcune criticità. In primis, la difficile applicabilità della procedura prevista in comuni di grandi dimensioni”.
È questo il commento dell'ADA (Associazione Demolitori di Autoveicoli, che aderisce ad Assoambiente) al testo della Proposta di Legge finalizzata a contrastare l'abbandono dei veicoli in strada e rafforzarne la tracciabilità, prevedendo la cancellazione dai registri pubblici (PRA) dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo. Secondo l'associazione il testo base della Proposta di Legge, approvato all'unanimità alla Camera dei Deputati e ora in attesa di approdo in Senato, rappresenta un segnale importante: una norma che colma una lacuna normativa e punta a tutelare l'ambiente e restituire spazio pubblico ai cittadini, rendendo finalmente possibile la cancellazione dal PRA e la successiva rottamazione dei veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Secondo i dati ACI sono 3 milioni e 600mila i veicoli iscritti nei registri del PRA gravati da fermo amministrativo, veicoli molto vecchi e inutilizzati.
Secondo la Proposta di Legge, spetterà ai comuni, alle province o all'ente proprietario della strada l'obbligo di attestare l'inutizzabilità del veicolo iscritto al PRA, mentre competeranno al proprietario del mezzo i costi connessi alle operazioni di cancellazione e rottamazione. “Il testo presenta a nostro giudizio alcune criticità che rendono il processo farraginoso e complesso per i cittadini rischiando di limitarne l'efficacia”, osserva Anselmo Calò, presidente ADA. “Infatti, il cittadino per riuscire a demolire il veicolo dovrà ottenere dalla Polizia Locale il riconoscimento dell'inutilizzabilità del veicolo, un passaggio burocratico che nelle grandi città potrebbe rendere inefficace la nuova norma a causa della difficoltà di individuazione dell'autorità̀ competente all'emissione di tale dichiarazion. Per questo speriamo che nel passaggio al Senato si tengano in conto gli ordini del giorno dei deputati Casu e Raimondo (approvati da tutte le forze politiche), prevedendo che per i veicoli con una anzianità superiore ai 10-15 anni ci sia l'esenzione dalla produzione della certificazione di inutizzabilità”.