
Oltre 2.000 tassisti di Napoli si sono fermati ieri in segno di protesta contro i rincari della polizze RC Auto, il piano di viabilità cittadino e il fenomeno degli abusivi. Tra i tanti problemi dei tassisti napoletani il caro assicurazioni è in questo momento il più delicato. I premi hanno infatti raggiunto livelli considerati “stratosferici”, molto più alti di quelli richiesti agli automobilisti privati, peraltro tra i più cari sulla penisola, e che finiscono per assorbire il reddito prodotto in diversi mesi di lavoro.
La situazione ha superato i livelli di guardia: “non si può lavorare per pagare l’assicurazione, il carburante, la rata per l’acquisto dell’auto e per la sua manutenzione”, sostengono i tassisti che chiedono al Comune di intervenire in maniera energica. Quella di ieri è stata solo la prima di una serie di manifestazioni che, nei prossimi giorni, porteranno i tassisti napoletani a protestare anche davanti alla sede dell’Ania.