
Secondo un sondaggio svolto da GlobalData nel Regno Unito, i broker britannici non sembrano essere pienamente consapevoli della trasformazione che l’intelligenza artificiale (AI) potrebbe introdurre nel settore, nonostante crescano le prove del contrario. Infatti, soprattutto le piccole e medie imprese (PMI) si mostrano sempre più interessate ai servizi gestiti dall’AI.
Come riporta Insurance Business, il sondaggio di GlobalData sulle assicurazioni per PMI nel Regno Unito rivela che la maggioranza delle aziende si trova a proprio agio con l’idea che l’AI possa valutare le loro esigenze assicurative e suggerire opzioni di copertura, e i dati evidenziano anche una crescente disponibilità a interagire con strumenti digitali che promettono velocità, efficienza e soluzioni personalizzate.
Al contrario, i broker sembrano molto meno preoccupati: i risultati del GlobalData 2025 UK Commercial Insurance Broker Survey, rivelano che solo il 5,2% degli intermediari considera l’AI la maggiore minaccia per il proprio business, mentre una quota più ampia cita la concorrenza di altri broker (13,2%) o degli assicuratori diretti (11,2%) come principale fonte di ansia.
L’adozione di strumenti basati sull’AI è ancora limitata: appena il 5,9% dei broker li utilizza attualmente, mentre il 78,6% non ha intenzione di integrarli. Il gap tra le aspettative delle PMI e la prontezza dei broker è evidente e, secondo gli analisti, potrebbe ricordare cambiamenti del passato, come l’emergere degli assicuratori diretti negli anni ’90 o dei siti di comparazione dei prezzi negli anni 2000, entrambe evoluzioni inizialmente sottovalutate dai broker ma che hanno poi rivoluzionato i modelli di distribuzione e aumentato la concorrenza.
L’AI potrebbe seguire un percorso simile, ma con effetti molto più rapidi, considerando che le PMI di oggi sono già più digitalmente native rispetto al passato. Già nei prossimi tre-cinque anni, assicuratori e intermediari che integreranno l’AI nei loro processi potrebbero iniziare a conquistare quote di mercato a scapito di chi continua a operare con modelli tradizionali o manuali. Se le tendenze attuali proseguiranno, i broker che non adotteranno l’AI rischiano di vedere diminuire la propria rilevanza nell’arco di un decennio, con margini in calo, minor fidelizzazione dei clienti e un trasferimento crescente delle attività delle PMI verso fornitori tecnologici in grado di offrire costi più bassi e servizi più reattivi. Pur non percependo ancora l’AI come minaccia primaria, i dati suggeriscono che il tempo per il suo impatto potrebbe essere molto più breve di quanto molti intermediari immaginino.