
Zurich Italia e Generation Italy lanciano la quarta edizione della Digital Factory, un progetto che punta a formare giovani data analyst colmando il divario tra competenze digitali richieste dal mercato e profili realmente disponibili.
“Il mismatch tra domanda e offerta è una delle sfide più urgenti per il futuro del lavoro”, afferma Bruno Scaroni, Country Ceo di Zurich Italia, ricordando come nel 2024 il 60,1% delle aziende italiane abbia faticato a trovare professionisti digitali.
Il percorso – 18 settimane intensive e 650 ore di formazione full time – si svolgerà in modalità ibrida tra lezioni online e incontri nella sede milanese di Zurich. Non servono titoli di studio specifici: basta avere tra i 18 e i 27 anni, motivazione e voglia di imparare. L’obiettivo è trasformare i partecipanti in data analyst pronti per il mercato, con competenze nella gestione dati, business intelligence e sviluppo applicazioni.
I numeri delle scorse edizioni parlano chiaro: il 95% dei partecipanti ha trovato lavoro. “Zurich ha formato 25 data analyst che hanno raggiunto un tasso di occupazione del 95%”, sottolinea Scaroni, aggiungendo che il progetto crea “un legame diretto tra azienda e nuove generazioni”.
Ma il problema di fondo resta ampio. Oscar Pasquali, Ceo di Generation Italy, ricorda come “rispetto al 2007 il tasso di occupazione tra i 15-34 anni sia più basso di 5,3 punti percentuali”, nonostante le aziende non riescano a coprire 1,78 milioni di posizioni. Un paradosso che la Digital Factory prova a spezzare, selezionando i candidati in base ad attitudine e motivazione invece che ai titoli di studio. Le lezioni partiranno il 21 ottobre, mentre è possibile iscriversi fino al 2 ottobre a questo link.