
L’Ania ha reso noti i dati relativi al ramo vita per il 2011. L’esercizio si è chiuso con una raccolta netta di soli 10 milioni di euro, che vuol dire 4,2 miliardi di euro di deflussi netti nel quarto trimestre 2011. Si tratta del peggior trimestre per l’assicurazione vita italiana.
Per quanto riguarda i prodotti tradizionali, i riscatti hanno raggiunto il 13% delle riserve nel quarto trimestre contro una media dell’8% dei sei anni precedenti. Il 2012 non è iniziato bene dopo un difficile 2011. I riscatti assicurativi in aumento sono stati solo parzialmente compensati dalle minori scadenze. I tradizionali prodotti garantiti rappresentano ormai quasi il 70% del nuovo business e non sfuggono al trend generale, ossia un crollo del 27% nel 2011 e del 38% solo nel gennaio di quest’anno. In negativo anche il canale agenziale che sta attraversando momenti difficili (-26% a gennaio). Mentre un ritorno alla normalità della situazione dei finanziamenti per le banche e il rischio meno incombente sui titoli di Stato italiani potrebbero rallentare i deflussi nei prossimi trimestri, le prospettive più a lungo termine restano molto preoccupanti per l’assicurazione vita italiana.