È riuscito lo sciopero generale di martedì 27 aprile proclamato dal Sindacato Nazionale Agenti per protestare contro l’eccessiva burocratizzazione della professione, costretta a slalomeggiare tra carte, norme e regolamenti vari.
L’attività dell’Ivass non ha rallentato neanche di fronte all’emergenza pandemica e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il Regolamento 45 e soprattutto il provvedimento Ivass del 1° aprile scorso, contro cui lo Sna del presidente Claudio Demozzi ha presentato un ricorso al Tar del Lazio.
Secondo lo Sna, quella messa in atto dall’Ivass nei confronti degli agenti assicurativi, è “un’ingiustificata persecuzione, che aumenta in misura spropositata la burocrazia e mortifica la figura dell’intermediario professionale”.
Nel ricorso al Tar del Lazio, lo Sna ha messo in rilievo come alcune delle nuove norme introdotte dall’Ivass sarebbero addirittura conflittuali con disposizioni di legge precedentemente adottate dall’Istituto di vigilanza.
Se è ancora presto per avere numeri precisi sull’adesione delle agenzie, lo Sna non ha dubbi a dire che lo sciopero è stato un “successo”.
Significativo il sostegno ricevuto dai broker di Acb, il cui presidente Luigi Viganotti ha espresso “solidarietà all’azione intrapresa dallo Sna”.
Considerato che la richiesta di posticipare l’entrata in vigore delle nuove norme è risultata vana, l’associazione dei broker ritiene sia arrivato il momento di aprire un tavolo congiunto con l’Ivass “per trovare le migliori soluzioni che rispettino le aspettative degli assicurati e degli attori del mercato”.Ci si augura che si possa procedere quanto prima, anche perché la situazione di mercato venutasi a creare in seguito alle interpretazioni normative emanate dall’Ivass “crea preoccupazioni per il futuro della categoria”.