
Rispetto alle precedenti generazioni i Millennials sono molto più inclini a viaggiare e trascorrere periodi anche lunghi all’estero. Un trend crescente che apre le porte a un problema non sempre facilmente risolvibile: la copertura assicurativa sanitaria.
Con l’obiettivo di colmare questa lacuna è stata creata la startup SafetyWing che, grazie al supporto dell’acceleratore Y Combinator e alla collaborazione con Tokio Marine, fornisce una soluzione a portata di mano, qualora i sottoscrittori dovessero aver bisogno di cure urgenti.
SafetyWing offre un servizio di assistenza sanitaria urgente a livello globale, al costo mensile di 37 dollari, per tutti coloro che viaggiano al di fuori degli Stati Uniti. Per chi invece sceglie la meta degli Stati Uniti, area molto delicata per quanto riguarda l’ambito sanitario, scatta un supplemento di 30 dollari. La copertura assicurativa garantisce le visite e le prestazioni ospedaliere, ma esclude il costo di eventuali trattamenti preventivi o condizioni preesistenti come ad esempio i tumori.
SafetyWing non è catalogabile tra le assicurazioni obbligatorie previste dall’Affordable Care Act per i cittadini americani che non possono quindi sottoscriverla, ma può essere utilizzata da coloro che non hanno passaporto statunitense e pur essendo immigrati negli Stati Uniti, non vogliono registrarsi per un normale piano sanitario.