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Sale a 73 miliardi il patrimonio delle casse private, +4,6% nell’ultimo anno

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Venerdì, 25 Novembre, 2016 - 10:28
Autore: Gillespie

Arrivano a 73 miliardi di euro, per un incremento annuo del 4,6% le attività totali a valori di mercato detenute dagli Enti di Previdenza Privati aderenti all’AdEPP, secondo quanto emerge dal Rapporto sugli investimenti, realizzato dal Centro studi AdEPP, che prende in considerazione le attività, a valore di mercato, di: Cassa Notariato, Cassa Forense, Inarcassa, Cnpadc, Enpav, Enpacl, Enpap, Enpapi, Inpgi, Enasarco, Enpaia, Epap, Onaosi, Enpam, Enpab, Eppi, Cassa geometri, Cassa ragionieri. Non sono comprese nell’analisi: Casagit (poiché è un fondo sanitario) ed Enpaf e Fasc (che non fanno parte dell’AdEPP).

Lo studio ha messo in luce la crescita delle risorse investite nell’economia nazionale. Per quanto riguarda la componente di titoli di capitale investita sul territorio Italiano si registra un netto aumento, con le “azioni” tricolore che sono passate dal 22,7% al 28,8% del totale. Un balzo in avanti del 6,1% in un anno.

“Oggi le Casse hanno investimenti in titoli di capitale italiani per circa 3 miliardi di euro, un dato che fa emergere il ruolo di primo piano che gli enti dei professionisti interpretano nel sostegno alla crescita del Paese”, ha detto il presidente dell’AdEPP Alberto Oliveti durante la presentazione della ricerca. “Non a caso i nostri investimenti continuano ad andare in settori cruciali dell’economia reale”. Oltre che nel settore finanziario, infatti, i titoli di capitale italiani acquistati dagli enti AdEPP sono ripartiti principalmente tra le Utilities (18%), il settore dell’Energia (12,8%), quello Sanitario (5,9%) e Industriale (5,7%).

“Ricordiamo comunque che in generale, considerando tutti i tipi di investimento, più del 60% delle nostre risorse sono in Italia, come ha già dimostrato un precedente studio basato sui bilanci 2014”, ha precisato Oliveti.

In totale le attività degli Enti aderenti all’AdEPP sono aumentate dai 69,9 miliardi del 2014 ai 73,3 miliardi di euro del 2015 (+4,6%).

“La crescita è dovuta alla buona gestione degli investimenti ma anche al fatto che il saldo tra le entrate contributive e le prestazioni delle Casse AdEPP è positivo – osserva Oliveti – e questo deve ricordare a tutti che i patrimoni degli Enti sono fatti di contributi dei lavoratori, accantonati per essere messi a reddito e per pagare pensioni, non per essere impiegati impropriamente o per essere decurtati da doppie o triple tassazioni”.

Un altro aspetto evidenziato dal Rapporto AdEPP è la tendenza sempre più marcata a una gestione indiretta del patrimonio sia mobiliare sia immobiliare. Se nel 2011 il 58,5% degli investimenti delle Casse era gestito direttamente e solo il 41,5% era a gestione indiretta, cinque anni dopo la situazione si è completamente invertita: a fine 2015 quasi il 59% del patrimonio era a gestione indiretta.

“Con l’aumento dei patrimoni, le Casse tendono a non gestirli più interamente in casa ma concentrano gli sforzi delle proprie strutture sul controllo del rischio e aumentano la diversificazione affidandosi a gestori professionali selezionati sul mercato” precisa il presidente dell’AdEPP.

Negli ultimi anni inoltre molti Enti Previdenziali Privati hanno attuato delle politiche di investimento per abbassare l’esposizione diretta in immobili apportandoli in fondi di investimento alternativi (FIA), con l’obiettivo di mettere a reddito gli stabili e quando possibile di venderli.

“L’operazione di vendita degli immobili richiede tempi piuttosto lunghi per evitare perdite dall’immissione sconsiderata di immobili nel mercato e non può ignorare l’andamento del mercato immobiliare italiano, la crisi demografica e i processi di riorganizzazione e ristrutturazione del lavoro che impattano sull’immobiliare destinato agli uffici”, aggiunge Oliveti.

Durante la presentazione del Rapporto sugli investimenti, l’AdEPP ha reso pubblico il Codice di autoregolamentazione sugli investimenti varato dall’associazione.

Le Casse hanno infatti deciso di dotarsi di un documento di indirizzo senza attendere l’emanazione di un regolamento governativo sui limiti degli investimenti. 

Tag: 
Casse private
previdenza
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