
Nel Regno Unito circa un lavoratore su sei (il 16%) ogni anno richiede permessi specifici per occuparsi dei parenti anziani. Secondo il Willis PMI Group, che ha condotto uno studio sui programmi di eldercare, questo trend dovrebbe essere preso in seria considerazione dalle aziende e dai titolari di attività imprenditoriali. A causa dell’invecchiamento della popolazione infatti oltre il 30% della forza lavoro ha più di 50 anni, dunque si trova potenzialmente ad avere almeno un congiunto - tipicamente un genitore - che necessita di assistenza quotidiana.
Per molti la necessità di conciliare lavoro e assistenza ai parenti è impellente, e in tanti si trovano – in mancanza di programmi specifici – a ricorrere al permesso di malattia per poter stare a casa dal lavoro (il 34% degli intervistati ha dichiarato di essersi trovato in una situazione simile). Questo è esattamente ciò che i datori di lavoro dovrebbero cercare di evitare: si tratta infatti di un espediente eccessivamente costoso e che non permette di trovare una soluzione di lungo periodo. La ricerca però ha rilevato che solo il 21% dei lavoratori ha ottenuto un orario di lavoro flessibile per far fronte a questa necessità.
Mike Blake, direttore della società di consulenza, ha dichiarato: “Spesso i dipendenti che devono affrontare questa difficile situazione familiare si fanno molti scrupoli a chiedere aiuto e continuano a lavorare come se nulla fosse. È dunque fondamentale che siano i datori di lavoro a fornire soluzioni di supporto, per evitare le assenze e un calo motivazionale. Sarebbe opportuno creare programmi di assistenza che prevedano la combinazione di un congedo e di un piano finanziario, per far fronte alle spese mediche nel corso del tempo. Dato il progressivo invecchiamento della popolazione pare evidente che la messa a punto di soluzioni specifiche conviene a entrambe le parti coinvolte”.