
Per il presidente dello Sna, Claudio Demozzi, l’ultimo anno non è stato certo semplice. In tanti lo aspettavano al varco al Comitato Centrale di Olbia per un confronto sulla sua strategia politica. Confronto terminato con la piena conferma della linea politica di Claudio Demozzi e dell’Esecutivo nazionale del Sindacato Nazionale Agenti.
Un secondo esito del Comitato centrale, ma di fondamentale rilevanza strategica, è la necessità di una maggiore coesione con i Gruppi Aziendali. L’Esecutivo Nazionale Sna ha dato la sua piena disponibilità a condividere le principali tematiche in ordine, ad esempio, al rinnovo dell’accordo ANA del 2003 invitando ai loro incontri il Presidente del Comitato dei GAA, al fine di scongiurare il ripetersi di malintesi e dubbi interpretativi sulla reale volontà della dirigenza sindacale. Fra gli altri temi trattati, particolare attenzione è stata riservata al Bilancio SNA 2013 che - per il secondo esercizio consecutivo - si è chiuso con un avanzo di gestione, proseguendo nell’inversione di tendenza iniziata nel 2012, rispetto agli esercizi 2010 (-130mila euro) e 2011 (-290mila euro).
La spending review voluta dall'Esecutivo sta dando, dunque, risultati concreti. In tal contesto, la nomina del nuovo Direttore SNA nella persona di Andrea Bonfanti, si inquadra in una strategia di più ampio respiro che vuole il Sindacato impegnato nel garantire una gestione più accorta delle risorse disponibili, un potenziamento dei servizi agli iscritti ed una maggiore managerialità. Sui temi più propriamente politici, Claudio Demozzi ha inteso sottolineare il ruolo di SNA nella vicenda che ha portato all'attivazione della procedura da parte dell’Antitrust; il successo - per via legislativa - delle collaborazioni fra agenti, giudicato dalla stampa di settore "un evento storico" per la categoria; ed ancora, il riconoscimento, in sede di trattativa per il rinnovo dell'Accordo Nazionale Agenti, del principio della figura unica dell’agente assicurativo. Un passaggio approfondito è stato quello relativo al chiarimento delle ragioni dello stallo nelle trattative per il rinnovo del CCNL dei dipendenti delle agenzie (da collegarsi al rispetto del mandato ricevuto dal Comitato Centrale secondo cui le proposte avanzate dalla controparte apparivano palesemente penalizzanti per i titolari di agenzia).