
Negli ultimi dieci anni è quasi raddoppiato il numero di organizzazioni no profit in Italia. Il dato emerge da una ricerca realizzata da DAS Assicurazioni, compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, in occasione del lancio della polizza Difesa Associazione, che offre la tutela legale ai membri del consiglio direttivo e agli iscritti delle associazioni sportive e di volontariato. La Lombardia, nonostante abbia fatto dei passi indietro negli ultimi anni, si conferma l’associazione con il maggior numero di associazioni. A livello nazionale si è passati da 1 organismo ogni 242 abitanti nel 2001, a 1 ogni 132 nel 2011, per un totale di oltre 451 mila istituzioni no-profit.
La Campania è la regione con la minore densità di associazioni no profit (1 ogni 201 abitanti), ma è migliorata notevolmente rispetto al 2001 (1/438). La Lombardia che dieci anni fa vantava un’associazione sportiva o no-profit ogni 95 abitanti, nel 2011 è salita a 1/153, con un peggioramento del 37%. Precedono di poco la Lombardia, Calabria (1/147 abitanti), Sicilia (1/144) e Lazio che rispecchia la media nazionale. Negli ultimi 10 anni il no-profit è diventato appannaggio delle regioni dell'arco alpino, con in testa la Valle d'Aosta (1/68 nel 2011), il Trentino-Alto Adige (1/75 nel 2011) e il Friuli Venezia Giulia (1/95 abitanti nel 2011). Confermano la loro vocazione al sociale le regioni del centro: Umbria (1 ogni 98 abitanti nel 2011) Marche (1 ogni 104 nel 2011) e Toscana (1/109 - 2011). La regione meridionale con la maggiore densità di istituzioni no-profit è la Basilicata (1 ogni 122 abitanti nel 2011). Nel 2001-2011 dieci regioni hanno raddoppiato la presenza territoriale di associazioni sportive e di volontariato, con in testa Liguria e Friuli Venezia Giulia. Una crescita più lenta è stata registrata in Veneto, dove la penetrazione del no-profit è aumentata del 20% circa.