
In attesa di sapere dalle autorità di regolamentazione americane se debba essere considerata o meno un istituto importante da un punto di vista sistemico e dunque un potenziale rischio per il sistema finanziario, il colosso assicurativo MetLife mette le mani avanti e prevede disinvestimenti delle attività legate alle polizze vita negli Stati Uniti.
MetLife ha infatti deciso di scorporare il business vita e di procedere con una successiva cessione o quotazione in Borsa. Il progetto rientra nel più ampio programma finalizzato a ridurre i requisiti di capitale imposti dalle nuove normative federali, ha spiegato la società. In particolare, nel nuovo contesto regolatorio, MetLife prevede di dover affrontare maggiori requisiti di capitale in quanto designata come SIFI (Systemically Important Financial Institution) non bancaria e quindi di subire “significativi svantaggi competitivi”. La separazione riguarda nello specifico il business delle polizze vita e altri prodotti finanziari offerti a individui e imprese, mentre le restanti attività sempre nel ramo Vita saranno mantenute all'interno del perimetro di MetLife.